GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Molestie e offese: vicina di casa sotto processo

E’ stata sentita in modalità protetta una donna che insieme a marito e figli sarebbe vittima di stalking

E’ stata sentita in modalità protetta una donna che insieme al marito e ai figli sarebbe stata vittima di ripetute molestie da parte di una vicina di casa che per questo è finita sotto processo. La 63enne ascolana deve rispondere dell’accusa di atti persecutori (stalking): rischia una condanna da uno a sei anni e sei mesi. La donna è stata sentita dal giudice del tribunale di Ascoli Domizia Proietti protetta da una cabina che l’ha resa non visibile alle altre persone, giudice esclusa. Una deposizione durante la quale ha confermato le accuse alla vicina di casa in un contesto che ha segnato seriamente la sua vita e quella della sua famiglia. Oggetto dell’inchiesta della Procura di Ascoli fatti che sono avvenuti dal 2016 in poi, senza soluzione di continuità, in una palazzina a Porta Maggiore dove la coppia viveva in un appartamento nel piano superiore a quello della donna. Quest’ultima lamentava rumori provenienti dall’appartamento al piano superiore dovuti per lo più al fatto che la giovane coppia ha un bambino. Rumori che la donna mal sopportava e non lo ha nascosto: anzi, secondo la denuncia della coppia ascolana, al loro indirizzo avrebbe più volte rivolto urla, lamentele, anche appostandosi sul pianerottolo e aspettando che i vicini di casa scendessero le scale per uscire.

"Non vi vergognate! Sfacciati, maleducati, possa rompersi le gambe giù per terra. Ci vuole rispetto per le persone, io sto male; perché non ti vergogni. Basta non ce la faccio più, d’ora in poi non vi farò più dormire la notte". Rivolta alla giovane mamma che chiacchierava ai piedi del palazzo con alcuni conoscenti avrebbe detto anche "fai schifo, fate schifo, il bambino fa schifo", emettendo trasmissioni radiofoniche ad alto volume dal suo appartamento durante le ore notturne, disturbando così il sonno dei coniugi e del loro bambino piccolo, costringendoli ad usare i tappi per le orecchie. Un atteggiamento che ha spinto la coppia vicina di casa a cambiare abitazione, non potendone più di quel clima ostile e di tutti gli improperi rivolti nei confronti di loro e del loro bambino. A seguito della denuncia, la Procura ha ravvisato gli estremi per chiedere il processo a carico della 63enne ascolana, finita quindi sotto processo difesa dall’avvocatessa Barbara Gagliardi. La sentenza è attesa per il prossimo mese di dicembre.

Peppe Ercoli