MARCELLO IEZZI
Cronaca

Montalto, c’è la bandiera arancione: "Significativa iniezione di fiducia"

E’ la terza località della provincia a ottenerla: "Un piano di rigenerazione e valorizzazione del borgo".

E’ la terza località della provincia a ottenerla: "Un piano di rigenerazione e valorizzazione del borgo".

E’ la terza località della provincia a ottenerla: "Un piano di rigenerazione e valorizzazione del borgo".

La città di Montalto Marche è entrata a far parte del club dei comuni Bandiera Arancione del Touring Club per i piccoli borghi italiani eccellenti, diventando la terza località certificata in provincia di Ascoli, mentre sale a 30 il numero di Comuni arancioni nelle Marche. Un riconoscimento che evidenzia la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio artistico e culturale che si uniscono per regalare un’esperienza di viaggio autentica. Dal Touring Club Italiano fanno sapere che Montalto delle Marche, ‘patria carissima’ di Papa Sisto V, è stata premiata con la Bandiera Arancione per il contesto paesaggistico di pregio e per il centro storico raccolto e tipico. Gli attrattori storico-culturali sono vari e di valore, arricchiti anche da pannelli informativi esaustivi. Il servizio di informazioni turistiche è efficiente grazie a un punto informativo dedicato e funzionale, che permette di scoprire al meglio il territorio.

"Si tratta di un riconoscimento che per Montalto rappresenta una significativa iniezione di fiducia e che rientra in un ampio piano di rigenerazione e valorizzazione del nostro borgo – afferma il sindaco Daniel Matricardi – Come Amministrazione comunale crediamo fortemente nella crescita del territorio e la scelta del Touring Club Italiano va nella nostra stessa direzione, di sostenibilità, tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, ponendo al centro la comunità montaltese, protagonista del processo di rigenerazione in corso nel paese e sempre più abituata ad un’accoglienza consapevole e matura". Tra le principali attrattive del borgo, c’è sicuramente la Concattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo della Diocesi istituita da Papa Sisto V; Palazzo Paradisi, il Mulino di Sisto V, lungo la valle dell’Aso, raro esempio di mulino fortificato, le frazioni di Porchia e Patrignone.

Marcello Iezzi