Monticciolo: "Sembra l’Ascoli di Giampaolo"

L’ex bianconero protagonista di due promozioni col Picchio: "Sottil è il tecnico giusto, grande motivatore ed è molto preparato"

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Ci vorrebbe un Alessandro Monticciolo in campo con la maglia dell’Ascoli nei playoff. Eh sì l’ex centrocampista Diabolico, ora allenatore del Casarano nel Girone H di Serie D, è un esperto di spareggi promozione e con l’Ascoli ha vinto due campionati: uno proprio con mister Bepi Pillon nell’indimenticato anno della cavalcata dalla serie C alla B e uno con la coppia di tecnici Marco Giampaolo e Massimo Silva quando, pur perdendo il doppio confronto nello spareggio contro il Torino, conquistò a tavolino il grande salto in Serie A. Alessandro Monticciolo da Massa Marittima, ha centrato anche altre due promozioni. Nei playoff di serie C con la maglia dell’Ancona, ottenuta nella tristissima finale di Perugia ai supplementari proprio contro l’Ascoli. e l’altra con la maglia del Treviso, sempre dalla Serie C1 alla B. Insomma, quantomeno era un bell’amuleto portafortuna.

Monticciolo se lo aspettava questo Ascoli sesto in classifica alla fine del campionato?

"Credo che i bianconeri si siano meritati questa posizione con un girone di ritorno incredibile e con il miglior rendimento esterno del torneo con ben 35 punti in 19 gare con 11 successi complessivi lontano dal Del Duca. Certo il sesto posto è un bel premio per tutto il lavoro svolto da mister Andrea Sottil in questo anno e mezzo con una salvezza ‘miracolosa’ nella prima stagione e questi spareggi strameritati".

Vede delle analogie con il suo Ascoli dei Diabolici o più con quello targato Marco Giampaolo?

"In realtà più con quello di Giampaolo che nel 2005 perse gli spareggi con il Torino e poi venne ripescato. Fu una stagione altalenante con un rendimento che non fu sempre lineare ma arrivammo a giocarci i playoff alla fine andando a vincere a Modena. Fu una grandissima gioia e ricordo l’entusiasmo del popolo bianconero che venne ad incitarci seppure consapevole che avevamo nel cammino squadre forti come il Genoa e lo stesso Torino. L’anno dei Diabolici, invece, fu l’anno perfetto dove la cavalcata iniziò subito e si concluse molto prima della fine del campionato".

Ha conosciuto mister Sottil: che idea si è fatto?

"Non lo conosco ma è il tecnico giusto per l’Ascoli. Arrivato al momento giusto. Grande motivatore, grande personalità ma anche tanta preparazione. Non improvvisa niente, lavora sodo sul campo e i risultati si vedono poi nelle partite e nella gestione del gruppo. Certi risultati sportivi non sono casuali".

Oggi lei si gioca una bella fetta di campionato: ha la carica giusta?

"Abbiamo questa sfida-salvezza con il Fasano che non possiamo fallire. E’ la penultima giornata di campionato poi andremo a Nocera Inferiore per chiudere la stagione e c’è ancora da soffrire. Solo dopo potrò concentrarmi sull’Ascoli che comunque porto sempre nel cuore".

Valerio Rosa