Monticelli, scuola terremotata nel degrado

La denuncia dei residenti: "Le porte della media San Giussani sono aperte, i ragazzi ci entrano dentro". Fioravanti: "Manderò subito dei tecnici"

Degrado nel plesso terremotato dell'ex media Don Giussani a Monticelli

Degrado nel plesso terremotato dell'ex media Don Giussani a Monticelli

Ascoli, 10 aprile 2021 - «Quella scuola cade a pezzi, ma i ragazzi ci entrano dentro liberamente, il Comune deve fare qualcosa». È la denuncia dei residenti di Monticelli, preoccupati per una situazione a rischio. Si tratta dell’ex scuola media San Giussani: un plesso terremotato dall’ormai lontano 2016, abbandonato a sé stesso ma incredibilmente aperto al pubblico.

Una volta superata la recinzione divelta, lo scenario è inquietante: un prato dall’erba altissima, un campo da basket in disuso, e poi due porte spalancate su un mondo dimenticato, quello della ex scuola e della ludoteca Riu’, la cui sede si trovava nella stessa struttura, oggi pericolante e pericolosa. Basta salire una scala ed ecco che ci si trova davanti a un paesaggio desolante, reso ancora più tetro dagli oggetti disseminati sul piazzale: ricordi di un passato felice, dell’aria spensierata che un tempo si respirava in quegli spazi.

Peluches, giocattoli, materassini, quelli con cui una volta giocavano i bambini della ludoteca, ma anche sedie e scrivanie che facevano parte della scuola e che ora sono alla mercè di chiunque. Su quello stesso piazzale ci sono due porte spalancate, che consentono l’accesso immediato al plesso, sul quale, del resto, negli ultimi anni sono proliferate le polemiche. Le perplessità sono sorte a partire dalla recente costruzione dello stabile, inspiegabilmente finito nella lunga lista delle scuole dichiarate inagibili nonostante sia stato realizzato negli anni ’90.

Per la ricostruzione del plesso, nel 2017, sono stati erogati 5 milioni di euro, in seguito a uno stanziamento del Commissario straordinario alla ricostruzione, mentre l’avvio del cantiere è previsto per il 2022. Per adesso, però, tutto è lasciato all’incuria, mentre entrare nell’edifico è facilissimo. All’interno si trova davvero di tutto: libri, quaderni, giochi, banchi, sedie e addirittura un teatrino per gli spettacoli dei bambini.

Tutto è rimasto com’era prima del sisma, ma basta un’occhiata per trovare elementi estranei al contesto: una cassa vuota di birra, ad esempio, quale traccia inequivocabile del passaggio di altre persone che ogni giorno commettono violazione di domicilio restando inosservate. Ignaro di tutto, il sindaco Marco Fioravanti, dal canto suo assicura: «Manderemo immediatamente dei tecnici a fare un sopralluogo e poi provvederemo a chiudere tutti gli accessi. La sicurezza dei cittadini deve restare al primo posto».