Montottone e il suo teatro ’della Stella’

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Fra 6 e ‘700, sulla spinta delle famiglie nobili e delle emergenti classi mercantili, ogni località sentì l’esigenza di dotarsi di un luogo per il pubblico spettacolo. Nacquero così i teatri, per lo più condominiali, con il contributo delle famiglie che si assicuravano un “casino” a vita. Anche a Montottone nella seconda metà del ‘700 si parlò di costruire un teatro per ospitare “onesti e istruttivi divertimenti”: la scelta cadde sull’ormai inutilizzato palazzo un tempo sede del governo dello Stato ecclesiastico in agro piceno, che ospitava soltanto il carcere. Il teatro, “per formare il quale furono distrutte eleganti pitture e le imprese o arme di molti pontefici, nonché le insegne dei governatori che v’ebbero stanza”, fu costruito, interamente in legno, nel salone un tempo sede dei consigli, con due ordini di palchi e una balconata. Il “Teatro della Stella” come fu battezzato, probabilmente richiamandosi alla stella che sormontava lo stemma comunale, fu attivo ospitando rappresentazioni soprattutto in occasione del carnevale, con l’allestimento prima di oratori sacri poi di opere liriche, diventando il luogo dell’identità per manifestazioni pubbliche e, dopo l’avvento dello stato unitario, patriottiche. Dopo il restauro e l’ammodernamento della facciata negli anni 184950 (in tale occasione fu apposta la lapide “era qui il luogo ove si torturavano i rei quando dal 1538 al 1547 risiedevano in M. Ottone i governatori dello stato fermano”; prospetti e vòlto furono dipinti a tempera dalla montottonese Filomena Amici, con medaglioni raffiguranti nomi celebri della musica e del teatro) vi fu un ulteriore intervento per effetto delle leggi sulla sicurezza: palchi e balconata vennero sorrette non più da assi di legno ma da eleganti colonne in ghisa. Fra le due guerre, l’arrivo del cinema costrinse a modificare il teatro per permettere le proiezioni, mentre l’attività teatrale e musicale andò scemando; non più a norma, la platea divenne sala prove della banda cittadina, fino ad arrivare al 27 febbraio 1960, quando il Consiglio comunale, viste l’inagibilità della struttura e l’urgenza di provvedere a lavori di messa in sicurezza, approvò il progetto di restauro. Purtroppo non si trattò di restauro ma di demolizione: non c’era ancora una coscienza del recupero del patrimonio storico, così il vecchio teatro scomparve per far posto ad una moderna sala cinematografica, il cine-teatro “della Stella”.