GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Morta in casa dopo una dose di eroina. In due a processo

"Quando siamo entrati in casa, abbiamo trovato la ragazza esanime e ormai per lei non c’era più niente da fare"....

Simone Matraxia

Simone Matraxia

"Quando siamo entrati in casa, abbiamo trovato la ragazza esanime e ormai per lei non c’era più niente da fare". Della morte avvenuta in un appartamento di San Benedetto di una 36enne originaria del Fermano, si sta occupando il tribunale di Ascoli davanti al quale sono imputati due uomini, uno dei quali, in particolare, è accusato di aver ceduto la dosa di eroina che sarebbe all’origine del decesso della donna. Il procedimento penale riguarda un marocchino di 46 anni difeso dall’avvocato Simone Matraxia e un sambenedettese di 38 anni, difeso dall’avvocato Nazario Agostini. Proprio il sambenedettese deve rispondere di morte come conseguenza di altro delitto. Secondo l’impianto accusatorio della Procura di Ascoli, sarebbe stato lui a vendere una dose di 0,6 grammi di eroina alla 36enne, morta dopo l’assunzione. Secondo gli accertamenti medico legali effettuati nei giorni successivi, il decesso era stato causato da un’intossicazione acuta da oppiacei. L’uomo deve rispondere anche della cessione dello stupefacente, reato contestato anche al marocchino poiché a sua volta avrebbe venduto al sambenedettese due dosi di eroina in cambio di 40 euro. Nel corso dell’ultima udienza hanno reso testimonianza gli agenti del commissariato di San Benedetto che intervennero a casa della sventurata ragazza a Porto d’Ascoli, a due passi dal lungomare, trovandola ormai senza vita. A dare l’allarme era stato il ragazzo che si trovava in casa con lei al momento dell’assunzione dell’eroina e del malore fatale.

Peppe Ercoli