Ascoli, 12 luglio 2023 – Si delineano i contorni intorno alla triste storia di Francesco Botti e Ilaria lacido morti la scorsa settimana a distanza di due giorni l’uno dall’altra. I primi risultati delle autopsie effettuate dai medici legali dell’Ast di Ascoli Rosanna Zamparese e Massimo Senati stanno permettendo di far luce sulla duplice tragedia: i dati vanno ad aggiungersi agli elementi raccolti fin’ora dal Nucleo Operativo Radiomobile di San Benedetto e dalla polizia giudiziaria, coordinati dal sostituto procuratore Mara Flaiani.
Il magistrato ha aperto due distinti fascicoli con la stessa ipotesi di reato: “Morte come conseguenza di assunzione stupefacenti ceduti da ignoti”. Per completare il quadro medico legale ed avere risposte certe bisognerà attendere i risultati degli esami di laboratorio sui prelievi effettuati durante l’autopsia all’obitorio dell’ospedale Mazzoni.
Il 27enne di Poggio di Bretta, un quartiere di Ascoli, è morto giovedì 6 luglio mentre si trovava a casa della 39enne Ilaria a Spinetoli. Potrebbe essergli stata fatale l’assunzione di metadone in abbinamento alla terapia farmacologica a cui si sottoponeva per curare la dipendenza da sostanze stupefacenti. Probabilmente è stata proprio la donna, vedendolo star male, a dargli il metadone di cui era in possesso a sua volta a scopo terapeutico. Da capire ora come se lo fosse procurato, magari al mercato nero.
E’ stata lei a dare l’allarme anche se ciò sembra essere avvenuto con qualche ritardo, forse nella speranza che il malore si risolvesse in meglio. Infine è stato chiesto l’intervento dei sanitari del 118 partiti dall’ospedale Mazzoni: quando sono giunti nell’appartamento di Spinetoli per Francesco, però, non c’era più nulla da fare. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri che hanno informato la Procura dell’accaduto e avviato i primi accertamenti. Nella giornata di sabato era in corso della notifica di un atto legato all’inchiesta a Ilaria Placido, ma chi ha suonato al campanello della sua abitazione non ha ottenuto risposta.
La donna, purtroppo, era morta in casa, anche lei probabilmente dopo aver assunto metadone e farmaci. Gli esami tossicologici diranno sei i due hanno anche assunto sostanze stupefacenti.
Si potevano evitare queste due morti così giovani? La domanda è tanto lecita quanto è difficile trovare una risposta.