Morti sospette alla Rsa di Offida, l'infermiere Wick sotto inchiesta per altri 3 decessi

Si tratta di anziani deceduti tutti il 3 agosto 2017. Intanto è attesa la sentenza per 8 omicidi e 4 tentati omicidi

Leopoldo Wick

Leopoldo Wick

Ascoli, 24 maggio 2022 - In attesa della sentenza per 8 omicidi e 4 tentati omicidi in relazione alle morti sospette alla Rsa di Offida, Leopoldo Wick deve fare i conti con un’altra inchiesta della quale è venuto a conoscenza in questi giorni.

Il procuratore Umberto Monti gli ha infatti notificato una richiesta di proroga di indagini riguardanti altri tre casi di morte sospette nella stessa struttura offidana gestita dall’Asur Marche. Si tratta di anziani deceduti tutti il 3 agosto 2017; l’infermiere è stato iscritto al registro degli indagati per questi ultimi tre casi il 17 maggio 2021, ma non ne avevano avuto comunicazione né lui, né i suoi avvocati. La richiesta di proroga ha comportato però la obbligatorietà di notifica anche a lui dell’indagine. Nell’avviso si cita anche l’andamento del processo in corso per i 12 casi, durante il quale ad avviso della Procura di Ascoli sarebbero emersi elementi importanti e tali da rendere necessario allargare l’indagine.

Aggiornamento L’infermiere di Ascoli e le morti sospette: condannato all'ergastolo

Chiesto l’ergastolo per l’infermiere Wick

Il riferimento sarebbe in particolare alla perizia che la Corte d’Assise di Macerata ha affidato ai professore Emanuela Turilazzi, Silvio Chericoni e Antonello Di Paolo che sono giunti alle conclusioni del loro lavoro sintetizzato in 476 pagine. E’ evidente che in sette casi i periti collegano la somministrazione indebita di farmaci al decesso degli anziani.

Un elemento importante dal punto di vista dell’accusa e che avrebbe influito sulla decisione di indagare Wick per nuovi casi avvenuti alla Rsa di Offida. Una perizia che la difesa di Wick contesta nelle sue conclusioni sostenendo che "al di là delle conclusioni a cui giunge, queste non bastano a stabilire che sia effettivamente stato Leopoldo Wick a somministrare i farmaci in questione ai pazienti ospiti della struttura sanitaria dove l’infermiere ascolano lavorava.

Fra una settimana Wick conoscerà la sentenza della Corte d’Assise di Macerata presieduta dal giudice Roberto Evangelisti, affiancato dal giudice Matteo Di Battista e composta anche dai giudici popolari. Tutti mercoledì 1 giugno alle 9 si chiuderanno in camera di consiglio per rileggere le carte processuali ed emettere il verdetto che è atteso comunque in giornata. In capo a Wick pende la richiesta di condanna all’ergastolo avanzata dal procuratore Monti ed alla quale si sono associati gli avvocati di parte civile. Hanno invece chiesto l’assoluzione i suoi avvocati, Pietropaolo, Voltattorni e Filipponi, oltre al legale dell’Asur delle Marche Iadecola.