Morti sospette Rsa Offida, l’infermiera che denunciò "Ho fatto il mio dovere"

Con il suo racconto ai carabinieri di Offida, nel 2018, ha dato avvio all’inchiesta sulla Rsa: "Sarebbe stato peggio vivere con quel dolore"

L’ingresso della residenza per anziani di Offida (Foto LaBolognese)

L’ingresso della residenza per anziani di Offida (Foto LaBolognese)

Offida, 18 giugno 2020 - "Ho fatto solo il mio dovere". Così l’operatrice sanitaria che nel 2018 fece denuncia ai carabinieri di Offida su quanto accaeva alla Rsa, risponde al Carlino, chiedendo però di rimanere nell’anonimato. E sono state preziose alle indagini le informazioni che per prima ha fornito ai militari su come Leopoldo Wick lavorava nella struttura in cui era entrato circa cinque anni prima. Una testimonianza che trova ampio spazio nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice Annalisa Giusti a carico dell’infermiere ascolano.

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La donna ha riferito che circolavano voci circa la sua abitudine a somministrare farmaci ai pazienti "in maniera irregolare": "I primi sospetti – dice ancora – mi sono venuti con l’aumento dei morti". Anche grazie alla segnalazione di alcuni colleghi della Rsa, aveva notato che "al termine del turno di servizio di Wick molti pazienti si trovavano in stato comatoso che, per alcuni cessava con il trascorrere del tempo, mentre per altri talvolta era necessario l’intervento del 118" per il trasferimento in ospedale. La teste chiave dell’inchiesta ha riferito anche su altri casi sospetti per i quali aveva allertato i familiari degli anziani ospiti della struttura sanitaria.

Si era scontrata col collega al quale ha più volte fatto capire che aveva sospetti su come lavorava. La teste chiave è stata a lungo fuori servizio dopo che la vicenda è esplosa fragorosamente. Proprio lunedì scorso avrebbe dovuto essere rientrare in servizio, anche se in una struttura diversa da quella della Rsa di Offida dove ha lavorato per tantissimi anni. Ma la notizia dell’arresto di Wick ha consigliato si soprassedere ancora qualche giorno. Anche perché questa è stata una "una vicenda drammatica che ha segnato profondamente tutti quelli che ne sono stati coinvolti" , soprattutto in relazione alle segnalazioni fatte ai superiori e non adeguatamente ascoltate.

Via via i carabinieri hanno sentito a sommarie informazioni molti operatori sanitari in servizio all’epoca dei fatti alla Rsa di Offida. Emerge un quadro di grande diffidenza su Wick. Un’infermiera racconta ad una collega che una paziente le aveva riferito di "aver ricevuto da Wick una pasticca che l’avrebbe "annuccata" ovvero sedata". La stessa infermiera, parlando dell’indagato aggiunge "Io prego pure per lui che il Padreterno lo facesse ravvedere in quello che fa e quello che dici, in come si comporta". E un’altra adombra sospetti gravi e parla di "intrugli di Archimede, annuccamenti, a quelli non gli posso fa niente, poi non ho visto niente. Se mette le telecamere so cazzi, se non le mette so cazzi nostri". E ancora "Dopo ci deve stare chi gli mette le flebo per farli ripiglià". Le risponde una collega: "criticano tutti, ma stanno zitti e a tutti gli va bene".