Movida e testata al residente: "Mi scuso, ero in confusione"

Dai carabinieri l’uomo di origine campana che ha aggredito il commerciante: "Ma lui aveva colpito mio figlio che faceva chiasso"

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Si è presentato da solo ai carabinieri l’uomo che la notte fra lunedì e martedì ha colpito con una testata il commerciante sambenedettese finito al Pronto soccorso con il setto nasale rotto. L’avrebbe fatto portando con sé il referto medico dei sanitari rilasciato al figlio quindicenne che, a suo dire, sarebbe stato smanacciato dal commerciante. Una vicenda sulla quale i militari dell’arma stanno cercando di fare piena luce. Da una parte c’è il commerciante colpito da una testata al naso e dall’altra un uomo che fa mea culpa per la reazione avuta quando ha appreso che il figlio era stato picchiato in piazza. I carabinieri per il momento non si pronunciano, poiché stanno lavorando su entrambe le versioni dei fatti. In mezzo a tutto questo c’è l’esasperazione della gente che lavora e che di notte non riesce a chiudere occhio per il chiasso che arriva dalla strada. Questo porta la cosiddetta movida molesta, indipendentemente da chi ha torto o chi ha ragione. I cittadini ad una certa ora hanno bisogno di riposare per affrontare la giornata di lavoro e quando il vaso è colmo, si rischia cose come queste.

Il gruppetto di ragazzini a notte fonda stava facendo chiasso sotto la casa del commerciante, manomettendo le cassette di plastica e vociando come fosse giorno. Il commerciante è sceso in piazza, quella dell’ex mercato della verdura di via Montebello, dopo che la sorella, per prima, aveva cercato di riprendere la banda di chiassosi giovanissimi, ricevendo in cambio una serie di minacce e di insulti. Atteggiamento che i ragazzini avrebbero tenuto anche con l’uomo. Uno dei giovanissimi, appena quindicenne, avrebbe ricevuto qualche ceffone, a detta del padre che afferma d’aver consegnato il referto dei medici agli investigatori dei carabinieri. Accecato dalla rabbia, il cittadino originario della Campania è corso a fare giustizia e appena si è trovato al cospetto del commerciante l’ha colpito con una violenta testata. "Una reazione sbagliata, ho dato un pessimo esempio a mio figlio e ai ragazzi – fa sapere l’uomo – ma ho agito in un momento di confusione quando ho capito che mio figlio era stato picchiato". Intanto il presunto aggressore ha presentato querela nei confronti del commerciante per i danni subiti dal figlio e la stessa cosa, probabilmente, avverrà da parte del commerciante per i danni subiti dal padre del ragazzino. Ora i carabinieri stanno cercando, anche attraverso le immagini delle telecamere, di capire esattamente come sono andate le cose.

Marcello Iezzi