Movida, pugno duro di Spazzafumo

Il sindaco annuncia maggiori controlli ai locali: "Pesanti sanzioni a chi vende alcol ai minorenni"

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Sono tinte sempre più fosche, quelle che a inizio estate imbrattano le belle serate in riviera a suon di pestaggi e – ancora presunti – stupri a danno dei ragazzi. Per l’amministrazione comunale, la sicurezza a San Benedetto non può reggersi sulla sola speranza che la cronaca abbia finito i colpi in canna: il sindaco Antonio Spazzafumo e la giunta annunciano quindi contromisure, anche se sindaci e assessori ben poco possono fare in casi di questa gravità. Da una parte, il primo cittadino rivela che in settimana incontrerà esponenti delle forze dell’ordine e una delegazione degli esercenti, per coordinare i controlli alla movida. Dall’altra, il civico 124 di Viale De Gasperi metterà in campo misure ‘preventive’ coinvolgendo direttamente i giovani. "Ciò che è accaduto è tuttora oggetto di indagine, ma di certo è il segnale che qualcosa non va – afferma Spazzafumo – Parliamo di episodi che non si devono ripetere, e per quello che è di nostra competenza, faremo il possibile. Nei prossimi giorni incontrerò le forze dell’ordine e poi i gestori dei locali. L’ordinanza di gestione della movida è entrata in vigore sabato scorso, e deve ancora essere ‘assorbita’ da tutti. Quello che faremo sarà verificare quali locali hanno la licenza per il pubblico intrattenimento: come noto, la nostra ordinanza permette a questi esercizi di rimanere aperti fino alle 5 del mattino, e pertanto dovremo intensificare i controlli su chi continua la propria attività oltre le 3. Altri controlli verranno fatti per capire se vengono rispettate le norme sull’inquinamento acustico e se i locali occupano lo spazio pubblico che è stato loro concesso senza commettere abusi. Per quanto riguarda i locali che vendono alcol ai minorenni, non ci sono giustificazioni e saranno pesantemente sanzionati".

Un giro di vite in piena regola, dunque, al quale si aggiungono iniziative meno impattanti, i cui effetti si manifesteranno solo nel lungo periodo. "Come amministrazione comunale dobbiamo offrire un’alternativa ai giovani, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di riunire alcune associazioni del territorio attorno ad un tavolo per sottoscrivere un protocollo d’intesa – spiega Andrea Sanguigni, assessore alle politiche giovanili – ovvero una piattaforma per lanciare progetti culturali e di sensibilizzazione sociale, soprattutto nella periferia, dove il disagio si avverte ancora di più. L’idea è quella di promuovere interventi dal basso per ricostruire il tessuto sociale della città".

Giuseppe Di Marco