"Musica, un’estate di speranza"

Il produttore Alessandro Piccioni: "Senza live è dura, ma ci sono organizzazioni coraggiose che non mollano"

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Ha fatto della musica la sua ragione di vita, riuscendo a coniugare passione e lavoro. Nel corso degli anni ha messo su tante realtà che hanno dato respiro alla scena culturale ascolana. Il suo nome è Alessandro Piccioni, ma tutti lo conoscono come ‘Il Piccio’, manager, agente di booking, discografico e produttore. Il suo è un mondo in sofferenza, costretto a lottare con le limitazioni imposte dalla pandemia, ma Piccio non getta la spugna. "Sono nato 37 anni fa – racconta – e a 17 è nato il mio amore per la musica, che mi ha salvato, aiutandomi a costruire un futuro alternativo".

Piccio, per la musica non è un bel periodo: come sta gestendo la situazione?

"Dato che i live sono fermi, mi sto concentrando sulle uscite discografiche. La situazione è difficile, ma ci sono alcune organizzazioni coraggiose che non si danno per vinte e per l’estate c’è speranza".

Cosa serve per ripartire?

"Adottare protocolli di sicurezza. Non è impossibile, e lo dicono i fatti: l’Agis ha svolto un’indagine che rivela un solo caso di contagio su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati dal 15 giugno a inizio ottobre. È una percentuale irrilevante, che testimonia quanto i luoghi dello spettacolo siano sicuri. Sta al Governo prenderne atto".

Quando nasce l’etichetta ‘Il Piccio Records’?

"Nel 2019. Mi è sempre piaciuto curare la parte strategica di un progetto, e lo faccio in sinergia con gli artisti".

E per quanto riguarda il booking?

"‘Il Piccio Booking’ nasce nel 2013. Simpaticamente, la definisco una ‘one-man-booking-agency’. ‘Il Piccio Movie’ si occupa, invece, di progettazione e realizzazione di materiale audiovisivo".

Qualche nome?

"Gli artisti de ‘Il Piccio Records’ sono ‘Be a Bear’, ‘Due Venti Contro’ e i ‘Leda’. Riguardo il booking, come primo nome non posso che fare quello di Omar Pedrini, storico leader dei ‘Timoria’, poi Jaspers, band del programma ‘Quelli che il calcio’, Finaz della ‘Bandabardò’, ‘Greg & The Frigidaires’, (per intenderci: Greg di Lillo&Greg), i ‘Gem Boy’, Alex Ricci degli ‘Après la Classe’ e tanti altri".

Tutti hanno sentito parlare dell’associazione culturale ‘Defloyd’: cos’è?

"Un ente no profit di cui sono presidente, nato per dare spazio alla creatività grazie al dialogo con la Pubblica Amministrazione. In collaborazione con il Comune di Folignano, abbiamo organizzato 9 edizioni del ‘Villa Pigna Blues Festival’ e 3 di ‘Un Festival alle Corde’. Oltre a collaborare con i Comuni di Ascoli e Roma, abbiamo ideato il progetto ‘Marche di Fabbrica’, etichetta indipendente per artisti marchigiani e il programma ‘Arte Pubblica’, promotore di interventi di arte urbana".

Valeria Eufemia