Ascoli, sempre meno bimbi. Crollo delle nascite

Nei primi sei mesi appena 241 neonati al Mazzoni, regge il Madonna del Soccorso

Un neonato nella culla (Ansa)

Un neonato nella culla (Ansa)

Ascoli, 4 luglio 2019 - Lo spettro della chiusura per il punto nascite di Ascoli incomincia a profilarsi all’orizzonte. Sono stati infatti appena 241 i neonati al Mazzoni nel primo semestre 2019, e se nel secondo non si dovesse registrare un’inversione di tendenza, a fine anno si scenderà per la prima volta sotto la fatidica soglia dei 500 parti nei dodici mesi, fissata dalla legge per tenere in piedi un’unità di Ginecologia e Ostetricia.

L’ultima chiusura del genere, nelle Marche, ha colpito Fabriano, dove però il livello era sceso a 300 nascite all’anno. Questi dati potrebbero alimentare l’ampio dibattito in corso sul futuro ospedale unico di vallata. Sempre nel primo semestre 2019, infatti, le nascite a San Benedetto sono state 381, ciò che fa pensare a un bilancio annuale più o meno stabile: circa 760 parti nell’anno, rispetto ai 783 del 2018 (ma naturalmente si dovrà attendere il dato ufficiale, tra pochi mesi).

Detto in altri termini, il maggiore bacino d’utenza per la sanità pubblica sembra effettivamente concentrarsi sulla costa, proprio come sostengono politici e comitati che contestano la decisione di realizzare l’ospedale unico a Spinetoli, e chiedono invece di costruirlo a Monteprandone. Certo, il numero delle nascite è in calo da anni ovunque in Italia (erano 13.874 in tutte le Marche nel 2011, passati a 10.694 del 2016), ma resta il fatto che San Benedetto sembra limitare i danni.

A far riflettere sono invece le decisioni politiche. Nel 2011, infatti, sulla costa si erano registrati 930 parti, e giusto l’anno successivo fu tentato lo smantellamento del reparto di Pediatria. La manovra generò una protesta da parte degli stessi sindaci, e venne quindi accantonata. Da allora, anche grazie al completo rinnovamento del reparto di Ginecologia al Madonna del Soccorso (arrivo del nuovo primario Andrea Chiari, rifacimento di sale parto e stanze di degenza), la risalita è stata lenta e faticosa ma costante, con aumento di parti e attività (nel 2015, 726 bambini nati, l’anno seguente 755, 804 nel 2017). È invece cronaca di questi giorni la testimonianza di mamme e degli stessi operatori ospedalieri, secondo cui troppo spesso i neonati vengono condotti da San Benedetto ad Ascoli per cure neonatali, nonostante sarebbe logico aspettarsi una Pediatria più attrezzata sulla costa.