Nata in gialloblù

Bargoni, massaggiatrice della Berretti, si racconta

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Proprio quando i canarini della Primavera gialloblù si preparavano alla prima sfida della stagione 2020-21 con la trasferta in programma per domenica prossima in terra eugubina, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, coadiuvato dal presidente della Figc Gravina e dai rispettivi colleghi della Lega di Serie A e B, ha deciso di sospendere il Campionato ‘Primavera 3-Berretti’ fino al 24 novembre in ottemperanza alle misure per il contenimento del Covid-19 emanate dal Governo. Chi,invece, non smette di vegliare sullo stato fisico dei giovani atleti interessati dal provvedimento è la massaggiatrice Alessia Bargoni classe ‘99, figlia del team manager della squadra, Francesco. Alessia, in campo con i ragazzi di mister Andrea Mercanti: un compito importantissimo.

"La mia presenza in allenamento e durante le partite è necessaria per il riscaldamento dei muscoli e il posizionamento dei ‘taping’ per evitare che problemi preesistenti possano riproporsi e, in presenza di affaticamento muscolare, per lo scioglimento dei muscoli a fine gara. Attualmente il gruppo,coeso e determinato, è in buona salute e sarebbe stato pronto a scendere in campo dopo il grande lavoro di preparazione".

Non è frequente per una rappresentante del gentil sesso essere nello staff tecnico di una squadra di calcio maschile.

"E’ vero. Lo scorso anno ho dovuto imparare come muovermi dentro e fuori dal terreno di gioco ma confesso che non c’è mai stato imbarazzo né da parte mia né da parte dei ragazzi: c’è il rispetto dei ruoli e si rivolgono a me solo in caso di stretto bisogno. Tengono molto alla cura del proprio stato fisico e cercano di integrare quanto fatto in allenamento con sedute individuali in palestra".

Un giudizio relativo alla sua esperienza come addetta ai lavori?

"Ho avuto la possibilità di mettere in pratica ciò che i professori hanno sempre predicato: ’Ci dovete fare la mano’. Un’occasione d’oro e altamente formativa anche dal punto di vista umano: si inizia con una conoscenza reciproca e si finisce con il diventare una grande famiglia".

E come tifosa?

"La Fermana è argomento principale di discussione a casa Bargoni in particolare tra mio padre che si è detto entusiasta della prova del giovane De Pascalis contro il Gubbio e mio nonno Giancarlo conosciuto come il ‘tifoso della scarpa’ che non fa che tessere le lodi del più esperto Boateng soprattutto dopo il goal che ha portato alla vittoria l’Antonioli’s band contro l’Imolese. Anche mia zia Gabriella è frequentatrice del Recchioni: con una famiglia così è stato facile e naturale affezionarmi alla squadra cittadina e agli splendidi colori gialloblu".

Gaia Capponi