
Martina Censori attacca l’amministrazione: "La paura del confronto porta a escludere".
Il comune non invita, in modo ufficiale, i consiglieri di minoranza alle celebrazioni del 2 Giugno e la capogruppo de ‘L’Altra Monteprandone’, Martina Censori, denuncia ancora una volta la "preoccupante deriva autoreferenziale e una visione distorta della gestione delle istituzioni da parte dell’Amministrazione comunale. Noi siamo stati eletti esattamente come loro e rappresentiamo l’istituzione come loro. Quest’amministrazione continua a escluderci da ogni momento pubblico e significativo, come se la democrazia si esaurisse nei confini della loro maggioranza – dichiara Martina Censori –. La paura del confronto e del dissenso porta a escludere, a chiudersi, a governare senza ascoltare. Eppure, nel giorno che celebra la Repubblica, ciò che dovrebbe emergere è proprio l’unità delle istituzioni e il rispetto reciproco, anche nelle differenze. Noi, per senso di responsabilità, abbiamo comunque partecipato. Monteprandone merita un’amministrazione capace di dialogo, non di esclusione. Il paradosso – prosegue la Censori – è ascoltare il sindaco affermare, durante l’evento, che manca una figura giovane all’interno della politica territoriale. Una frase che suona come una beffa per chi, come noi, è giovane, siede in Consiglio comunale e si impegna quotidianamente con serietà e passione. Non solo è falso, è anche offensivo. Il nostro gruppo è composto di giovani che portano idee, proposte e visione, ma vengono sistematicamente ignorati perché non fanno parte della loro maggioranza".
La Censori conclude il suo accalorato intervento: "Se davvero si crede nei giovani, allora si aprano spazi di confronto, si coinvolgano i ragazzi nei processi decisionali. Non bastano gli eventi e i concerti per parlare ai giovani, o una consulta giovanile di facciata. Servono fiducia, ascolto e responsabilità. Altrimenti è solo propaganda". Marcello Iezzi