Numeri settimanali sul Covid: su contagi, ricoveri e morti

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Ci sono anche quelle di Ascoli, Fermo e Ancona tra le 22 province italiane in cui si registra un’incidenza di casi Covid-19 che supera i 500 ogni 100.000 abitanti. A dirlo è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Prima è Fermo con 655 (+20,9% rispetto alla settimana precedente), seconda Ascoli con 607 (+22,7%) e terza Ancona con 518 (anche se con un -3,8% è l’unica ad avere una flessione verso il basso). Poi ci sono Macerata con 453 (+2,6%) e Pesaro-Urbino con 398 (+16,7%). Nelle Marche, nella settimana dal 2 all’8 dicembre, si è registrato un peggioramento dell’incidenza di contagi da Coronavirus per 100 mila abitanti (526,9) e, sempre secondo il monitoraggio Gimbe, si evidenzia un aumento dei nuovi casi (8%) rispetto alla settimana precedente. Intanto l’occupazione dei posti letti ospedalieri da parte dei pazienti Covid-19 pone le Marche sopra la media nazionale per quanto riguarda l’area medica (18,6%) e sotto la media per quanto concerne la terapia intensiva (2,6%). Sul fronte vaccinale, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino anti Sars-Cov-2 è pari al 12,9% (media Italia 10,6%), a cui va aggiunta la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari all’1,9%. Gli over 5 anni che non hanno ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid-19 sono il 12%, il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 20,3% (media Italia 27,6%). Il monitoraggio Gimbe rileva, sempre nella settimana di riferimento 2-8 dicembre 2022, rispetto alla precedente, una sostanziale stabilità dei nuovi casi (221.324 verso 227.420, pari a -2,7%) e un aumento dei decessi (686 verso 635, pari a +8%, di cui 15 riferiti a periodi precedenti). In crescita anche i casi attualmente positivi (523.075 verso 507.169, +15.906, pari a +3,1%), le persone in isolamento domiciliare (513.525 verso 498.391, +15.134, pari a +3%), i ricoveri con sintomi (9.215 verso 8.458, +757, pari a +9%) e le terapie intensive (335 verso 320, +15, pari a +4,7%).

Lorenza Cappelli