
A seguito delle indagini della Procura di Ascoli e dei carabinieri è stato formulato il nuovo capo d’imputazione a carico...
A seguito delle indagini della Procura di Ascoli e dei carabinieri è stato formulato il nuovo capo d’imputazione a carico di Claudio Funari. Rispetto alla prima ordinanza di custodia cautelare, la sua posizione nei giorni scorsi si è ulteriormente aggravata. Ieri è stata data esecuzione ad una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Annalisa Giusti a carico del 42enne di Comunanza che lo scorso 23 dicembre ha aggredito due anziani coniugi, imputando loro l’aver ostacolato la sua relazione con una delle loro figlie.
A seguito della violenta aggressione, cinque giorni dopo, il 28 dicembre scorso, è morto Renzo Paradisi di 75 anni, mentre la moglie Maria Antonietta Giacomozzi è ancora ricoverata all’ospedale Mazzoni di Ascoli per le conseguenze delle gravissime lesioni riportate.
A Funari sono ora contestati l’omicidio volontario di Paradisi e il tentato omicidio della Giacomozzi, aggravati da premeditazione, futili motivi e minorata difesa. Funari, già detenuto nel carcere di Marino del Tronto, deve rispondere anche di violenza privata, danneggiamento e tentato incendio del capannone dove ha aggredito a più riprese i coniugi.
La ricostruzione di quanto avvenuto nel capannone di Comunanza, in parte adibito ad abitazione dei coniugi Paradisi, è stata fin qui affidata al racconto di Maria Antonietta Giacomozzi che successivamente al ricovero in codice rosso all’ospedale Mazzoni, ai carabinieri ha detto quello che ricordava, della feroce aggressione subita dal marito che, oltre ad essere stato peso ripetutamente a calci e pugni, è stato sbattuto con la testa contro qualcosa di molto duro, probabilmente il pavimento, riportando lesioni cerebrali irreversibili. Per confortare questo racconto la Procura ha intenzione di disporre un sopralluogo nel capannone.
Peppe Ercoli