Nuove forze per l’ospedale Mazzoni A Gastroenterologia arriva Antonini

Anche Ascoli può contare sulla presenza di un’attività di endoscopia digestiva interventistica, indispensabile per lo studio delle malattie: finora i pazienti costretti ad andare a Fermo

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Era sicuramente uno dei tasselli mancanti dell’offerta sanitaria locale, la cui assenza ha costretto negli anni molti ascolani, o a rivolgersi al privato, o a recarsi all’ospedale di Fermo dove l’unità operativa complessa di gastroenterologia e endoscopia digestiva rappresenta, non solo un fiore all’occhiello della sanità del sud delle Marche, ma anche il luogo più vicino da raggiungere dal Piceno. Ebbene, dal primo aprile scorso, grazie alla sinergia proprio con il ‘Murri’, anche il ‘Mazzoni’ può contare sulla presenza di un’attività di endoscopia digestiva interventistica, indispensabile per lo studio delle malattie gastroenterologiche, grazie all’arrivo dello specialista Filippo Antonini. "Era necessario avere una professionalità nell’Area vasta 5 – spiega il direttore del Dipartimento dei servizi, Carlo Marinucci – in quanto la gastroenterologia gestisce patologie, sia a livello benigno, sia a livello maligno, per la parte diagnostica e per quella interventistica curativa per evitare di agire a livello del tratto gastroenterico. Nell’Area vasta 5 mancava la parte interventistica, avendo a San Benedetto una struttura solo per la sezione diagnostica, che è stata dunque coperta, dal primo aprile, dal dottor Antonini che proviene dall’unità operativa complessa di gastroenterologia di Fermo diretta da Macarri".

Filippo Antonini svolgerà la propria attività al ‘Mazzoni’ tranne il mercoledì, giornata che dedicherà all’ecoendoscopia e alla colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (procedura invasiva che consente di stabilire cosa impedisca il deflusso della bile e dei succhi pancreatici nell’intestino e di intervenire direttamente per risolvere il problema), esami per i quali dovrà continuare ad appoggiarsi al ‘Murri’ di Fermo in quanto al nosocomio ascolano non ci sono ancora i macchinari per eseguirli. "La presenza di uno specialista come Antonini – continua Marinucci – era necessaria anche per interventi per i quali occorre intervenire in urgenza, e per andare a reintegrare la parte delle reperibilità, sia notturne, sia festive, dei medici della gastroenterologia di San Benedetto. L’endoscopia digestiva interventistica è un’attività che, oltre alle professionalità, ha bisogno anche di una strumentazione adeguata che in parte c’è e in parte sarà acquisita compatibilmente con le risorse assegnate". Antonini al ‘Mazzoni’ potrà avvalersi, tra gli altri, della competenza di Ottorino Rosati, e collaborerà con la gastroenterologia di San Benedetto diretta da Margherita Sorge, dove eseguirà procedure endoscopiche operative, nell’ottica di una rete funzionale che ottimizzi la gestione dei pazienti dell’Area vasta 5 affetti da patologie gastroenterologiche.

Lorenza Cappelli