Nuove strutture. Appaltati i lavori

Casa della comunità e Centrale operativa territoriale (Cot) del distretto sanitario di Ascoli: per entrambe sono stati affidati i lavori...

Casa della comunità e Centrale operativa territoriale (Cot) del distretto sanitario di Ascoli: per entrambe sono stati affidati i lavori di realizzazione per un importo, rispettivamente, di 140mila e 120mila euro, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Al via, dunque, gli interventi che porteranno alla realizzazione dei due servizi. Per la Centrale operativa territoriale sono previste la rifunzionalizzazione e la ristrutturazione leggera della volumetria esistente all’interno del complesso, ultimo piano, dell’ex sanatorio Luciani. Di Centrale operativa territoriale è previsto ce ne sia una per ciascun distretto sanitario. Per i 21 comuni di quello di Ascoli si troverà all’interno della struttura che ospita la Rsa Luciani. La Cot prevede la presenza di operatori che raccolgono le richieste di natura socio-sanitaria e le indirizzano agli organismi competenti. Si tratta di uno strumento organizzativo innovativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadinopaziente e di raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale. Dietro la struttura dell’ex sanatorio, invece, dove c’è già uno scheletro in cemento armato, verrà costruito l’ospedale di comunità. Per quanto riguarda, invece, l’aggiudicazione dei lavori per la Casa di comunità, si tratta della realizzazione del Punto unico di accesso nella sede attuale del distretto sanitario all’ospedale ‘Mazzoni’ a Monticelli, dove dal 2017 è presente la Casa della salute. In quest’ultima prestano servizio h12 i medici di medicina generale, complessivamente sette, che garantiscono l’apertura quotidiana dal lunedì al venerdì, mentre il sabato e la domenica c’è la continuità assistenziale con la guardia medica, oltre alla presenza dell’ambulatorio per gli stranieri temporaneamente presenti e il poliambulatorio con gli specialisti di quattordici discipline.

La nuova denominazione delle Case della salute, con decreto ministeriale, è ora Case di comunità. E’ un modello organizzativo che rende concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. È infatti, il luogo fisico di prossimità e di facile individuazione al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.

Lorenza Cappelli