Emergenza idrica Ascoli, il nuovo acquedotto sarà il primo antisismico d'Italia

Caccia ai fondi, intanto arrivano 5,8 milioni per la crisi

Borrelli e Alati al convegno Ciip

Borrelli e Alati al convegno Ciip

Ascoli, 23 gennaio 2019 – Arrivano i soldi per la crisi idrica e si aprono ulteriori spiragli per il finanziamento del primo tratto del nuovo acquedotto del Pescara, che dovrà essere il primo antisismico a livello nazionale. Due buone notizie emerse ieri nel convegno che si è tenuto alla Ciip e a cui ha partecipato il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, che ha messo alcuni punti fermi: “Avevo però promesso che nel 2019 avremmo trovato le risorse per le spese straordinarie della Ciip e posso dire che a breve arriverà l’ordinanza con i 5,8 milioni. Ma questo non basta perché mi preoccupa sapere che in questo territorio si ricorre al razionamento dell’acqua. L’intervento strutturale per risolvere questo problema generato dal sisma va necessariamente risolto. La soluzione adombrata nel 2018 prevedeva di fare ricorso alle risorse della ricostruzione, poi c’è stata una revisione degli interventi da finanziare: ora mi auguro si trovi la copertura finanziaria nell’ambito delle risorse per la ricostruzione e ne riparlerò con il sottosegretario Crimi. Poi il segretario dell’Autorità di bacino, Erasmo D’Angelis, si è mosso al Mit e il piano invasi può essere una fonte di finanziamento”.

E proprio quest’ultima è l’altra buona notizia per la Ciip, che è stata messa sul tavolo della discussione appunto da Erasmo D’Angelis, segretario dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale: ““Il tema dei temi per l’acquedotto del Pescara è la certezza delle risorse, perché è un’opera che deve essere assolutamente messa in cantiere. E poi qui va fatto il primo acquedotto antisismico d’Italia perché non possiamo più permetterci che una nuova scossa, dopo aver speso milioni per rifarlo, ce lo devasti un’altra volta. La prossima settimana con il presidente Alati saremo al Ministero delle infrastrutture, perché non ci sono solo i fondi del terremoto: quest’opera è inserita nel Piano invasi acquedotti, le risorse ci sono e si può fare un ragionamento per partire. Per il tratto da 27 milioni la progettazione c’è già, miglioriamola in maniera antisismica e proviamo a partire prima possibile”.

Questi i due momenti clou del convegno, che ha visto la partecipazione del prefetto Rita Stentella, del presidente dell’Aato Sergio Fabiani e di numerosi sindaci del territorio. Il presidente della Ciip, Pino Alati, ha fatto da moderatore della mattinata, caratterizzata dagli interventi tecnici di Carlo Ianni e Massimo Tonelli, che hanno relazionato sui danni alle infrastrutture e sui cali di portata delle sorgenti, dalla relazione di Sergio Paolucci sul Tennacola, e dall’illustrazione del progetto del nuovo acquedotto da parte del professore della Politecnica, Alessandro Mancinelli; Marisa Abbondanzieri, presidente di Anea, ha sottolineato la necessità di agire in tempi brevi, mentre il commissario alla ricostruzione, Piero Farabollini, assente per impegni istituzionali a Roma, ha partecipato con un video messaggio.