
La direttrice dell’Ast, Nicoletta Natalini, insieme al sindaco Marco Fioravanti
Ieri l’esposizione al collegio di direzione, oggi l’incontro coi sindaci e domani coi sindacati in vista della chiusura delle consultazioni, la prossima settimana, con le associazioni del territorio. Sono giorni importanti per il piano di riorganizzazione sanitaria ipotizzato dall’Ast della provincia di Ascoli che sta rendendo note le linee guida. Punti di riferimento sono i due ospedali, Il Mazzoni ad Ascoli e il Madonna del Soccorso a San Benedetto. Ha tenuto banco in questi giorni il futuro del Dipartimento Materno Infantile, che includerà Neuropsichiatria Infantile, Consultorio Familiare, Pediatria, Patologia Neonatale e Ostetricia e Ginecologia. Secondo le linee guida dell’Ast avrà una sede prevalente a San Benedetto, visto il presupposto del maggiore numero di residenti in età pediatrica in Riviera. "All’ospedale Mazzoni resterà il punto nascite" ha tuonato il sindaco Marco Fioravanti che oggi questo punto lo ribadirà dopo essere stato rassicurato in tale senso – così ha riferito – dalla stessa direttrice generale Nicoletta Natalini. Magari se lo farà ripetere in maniera più chiara e chiederà che sia messo per scritto sul piano di riorganizzazione che sul punto non è del tutto rassicurante. "Pertanto – si legge nel Piano – per garantire unità, efficienza e coerenza negli interventi dell’area materno-infantile e vista l’afferenza in essa di molteplici discipline tra loro omogenee, affini e complementari, si prevede la formalizzazione di un collegamento organizzativo utile alla realizzazione di un sistema integrato di servizi alla persona inserendo fra Unità Operative ospedaliere, dotate di posti letto, e territoriali, ambulatori distrettuali, pediatri di libera scelta, dipartimento di prevenzione, consultori, etc., per una piena attuazione delle indicazioni nazionali e regionali". Scendere nel dettaglio di questa dichiarazione di principio sarebbe opportuno da parte della direzione dell’Ast. Per il resto è prevista l’ulteriore potenziamento della medicina territoriale, in linea con il Pnrr, attraverso la creazione di Centrali Operative Territoriali, ospedali di comunità e case di comunità. Prevista una differenziazione più netta delle specializzazioni mediche e chirurgiche tra i due ospedali. Tra i Dipartimenti, le modifiche più rilevanti riguarderanno quelli di Salute Mentale e Materno Infantile. Nel primo caso, il servizio territoriale Dipendenze Patologiche, attualmente senza direttore sia ad Ascoli che a San Benedetto, sarà integrato nel Dipartimento di Salute Mentale. La gestione temporanea è affidata, ad Ascoli, a una facente funzione con un incarico rinnovabile fino a 15 mesi. Una criticità importante riguarda l’Uoc di Ginecologia e Ostetricia del Mazzoni, che da nove anni è priva di un direttore stabile e non è previsto un concorso per la copertura definitiva del posto.