Nuovo strappo in maggioranza

Picenambiente e piano regolatore infiammano ancora il dibattito in Consiglio comunale

La discussione su Picenambiente, com’è risultato evidente nel consiglio comunale di ieri mattina, non si è affatto esaurita. L’occasione è stata offerta dal punto principale all’ordine del giorno, ovvero la votazione delle variazioni al bilancio, tra le quali è stata inclusa una liquidazione da 813mila euro per la gestione post-operativa dell’ex discarica Colle Sgariglia e ai canoni mensili dei servizi di competenza dell’anno corrente. "Che la spesa per il conferimento dei rifiuti potesse aumentare era prevedibile – ribatte De Vecchis, da oggi nel misto – Bisogna quindi capire quanto di questi 813mila euro sia destinato al rincaro dovuto al conferimento fuori bacino. Qui bisogna perseguire l’interesse pubblico, che è dato dalla trasparenza, nelle assunzioni e nella gestione degli incarichi". La linea viene sposata anche da una parte della maggioranza: "Ribadiamo la necessità di qualificare la Picenambiente come società a controllo pubblico - aggiunge Simone De Vecchis (Rivoluzione Civica) - una cosa che è già affermata dal suo statuto e dal fatto che il comune individua il presidente del consiglio d’amministrazione. Un fallimento, in tal senso, non sarà tollerato". I nodi, in tal senso, verranno al pettine a fine dicembre, con la scrittura della razionalizzazione delle società partecipate. Altro pomo della discordia è emerso durante il dibattito sulla futura pianificazione territoriale. A spiegare i passi che farà il comune è stato Bruno Gabrielli: "Prima abbiamo intenzione di dotarci di un piano strategico, corredato di studi su diversi aspetti, come la viabilità – ha detto l’assessore all’urbanistica - Tra questi c’è anche il rinnovo della cartografia: in questa sede colgo l’occasione per annunciare che abbiamo già attivato il percorso di rinnovamento della mappatura della città, acquisendo specifiche risorse per questo scopo – 35mila euro, nda - Quanto prima avremo i primi risultati in tal senso. Dopodiché seguirà la redazione di uno schema direttore e infine l’ultimo step è la revisione del piano regolatore generale. In tal senso, se necessario, non esiteremo a rivolgerci all’esterno per la sua redazione". Le critiche sono quindi arrivate da Annalisa Marchegiani (Verdi), secondo cui l’unica strada percorribile, in tal senso, sarebbe l’aggiornamento del prg esistente. L’intervento del sindaco ha cercato di chiarire tutte le questioni sollevate: "Abbiamo ereditato una Ferrari ferma e priva di manutenzione – ha concluso Spazzafumo – adesso ne abbiamo acceso il motore: vogliamo vederla di nuovo correre". Nuovo strappo per via del voto contrario di Luciana Barlocci, vero fulmine a ciel sereno della giornata.

Giuseppe Di Marco