Offida, il racconto shock della rissa: "Il sindaco ha colpito una donna"

Emergono particolari inquietanti sull’episodio che vede coinvolto Lucciarini

La pagina del Resto del Carlino

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Offida, 27 febbraio 2017 - Emergono particolari inquietanti sulla rissa che ha coinvolto il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini, al Bove Finto. Tra le persone aggredite c’è infatti una donna, che ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso con una prognosi di dieci giorni. Quella che per il primo cittadino offidano era «una semplice goliardia» assume sempre più i contorni di un fatto gravissimo, impossibile da comprendere anche se, sempre secondo Lucciarini, «nella foga del bove si creano anche situazioni poco piacevoli».

Ma andiamo con ordine perché in questa vicenda di scherzo da Carnevale c’è ben poco. Venerdì, giornata di festa per Offida che aspetta tutto l’anno questa manifestazione storica, iniziano a rincorrersi voci all’esterno delle ambulanze chiamate appositamente per l’evento. Ogni anno sono lì per raccogliere ubriachi o dare le prime cure a chi si ferisce. Nelle ultime edizioni non sono stati pochi i fatti di cronaca poco piacevoli, che hanno rischiato di rovinare una manifestazione che richiama a Offida persone da tutto il Piceno.

In serata inizia a rincorrersi la voce di una rissa che ha visto coinvolto il sindaco. C’è chi, in ambulanza, lo conferma ai medici, non ai giornalisti. Tre persone vengono trasportate al pronto soccorso di Ascoli e qui si ripete la stessa scena. All’accettazione confermano che sono state aggredite dal sindaco, a noi no. Il silenzio diventa ancora più assordante quando cerchiamo di scavare sulla vicenda, troviamo muri di silenzio che si alzano sempre di più, le persone negano accusando i giornalisti di voler screditare l’evento. A Offida il Bove infatti è sacro, ma continuando a cercare una piccola falla c’è. Dopo che venerdì ha avuto il cellulare staccato per tutta la giornata, sabato mattina Lucciarini risponde al telefono: «Nella foga del Bove si creano anche situazioni poco piacevoli – le sue parole –, mi dispiace che sia successo anche a me. Il Bove Finto è un momento di sano divertimento e non bisogna lasciare spazio a baruffe. Posso aver sbagliato, ma non è giustificabile». Non è giustificabile, soprattutto perché a fare le spese di questa foga c’è anche una donna.

Testimoni raccontano senza ombra di dubbio di avere visto, tra le altre cose, Lucciarini colpire con un pugno al volto una giovane (di cui per il momento preferiamo non svelare l’identità a sua tutela) che non è caduta a terra solo perché gli amici l’hanno sorretta. La donna poi è stata medicata al Pronto Soccorso dell’ospedale Mazzoni dove i medici hanno stabilito per lei una prognosi di dieci giorni per le conseguenze dell’aggressione.