Ad accogliere i turisti nel centro di San Benedetto è rimasta una piccola pensione e poi c’è lo storico Hotel Calabresi, che si affaccia sulla rotonda in piazza Giorgini. Fu fatto costruire da Filippo Calabresi ed inaugurato il 24 giugno del 1971, come ricorda il figlio Fausto, che ancora gestisce la struttura ricettiva e l’annesso ristorante. "Oggi il turismo è cambiato molto – afferma Fausto Calabresi – Si sono verificati eventi imprevedibili, dopo il terremoto sono arrivate la pandemia e la guerra. La pandemia ha cambiato sicuramente le abitudini della clientela. Quella storica è rimasta affezionata, i nuovi viaggiatori fanno periodi brevi e sono anche molto timorosi, titubanti per gli effetti del virus". A San Benedetto, a ogni modo pare che anche per il periodo di Pasqua ci sono prenotazioni. "La gente ha voglia di uscire, quindi le richieste ci sono. La speranza è che ci sia bel tempo. Al momento abbiamo diverse prenotazioni e tante richieste di informazione. In line di massima le richieste arrivano dalla Capitale e poi dal nord Italia. Chiedono tre o quattro pernottamenti e per Pasqua e già molto. Devo dire che sono fiducioso, se il tempo regge si farà il pieno. Per l’estate, al momento, le prenotazioni languono, abbiamo ancora molte disponibilità. Credo che la gente vuole superare le incertezze ed aspetta l’ultimo momento. Se finirà la guerra, più avanti, ci aspettiamo molte prenotazioni. L’emergenza per la pandemia è finita ma il virus circola ancora e questo la gente lo sa benissimo e continua a provocare forti incertezze": Vi è poi la questione del periodo di vacanza: "Oggi si parla di 7 massimo 10 giorni per chi arriva per andare al mare. Chi veniva per un mese come una volta, è diventata un’eccezione. Voglio ricordare che mercoledì 6 nel mio albergo ci sarà la "Borsa lavoro", una speranza di ripartenza per le imprese e anche per chi vorrà trovare un lavoro".
Ma. Ie.