
Il palazzo di piazza Cesare Battisti
Approvato il piano di fattibilità relativo alla riqualificazione della vecchia sede comunale. Il palazzo di piazza Cesare Battisti, che fino a qualche mese fa ha ospitato il comando della Polizia municipale, verrà rimesso a nuovo. L’iniziativa veniva ufficializzata nel marzo 2023, quando, tra i finanziamenti previsti dal nuovo Piano della ricostruzione pubblica delle Marche, presentato dal commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, spuntavano 4,7 milioni per la messa in sicurezza del vecchio palazzo comunale di piazza Battisti e 3,5 milioni per il risanamento di villa Cerboni Rambelli. Si tratterà, nel caso del palazzo, di effettuarne l’adeguamento sismico. L’inizio della realizzazione del palazzo, proprietà del marchese Raffaele Guidi, si fa risalire al 1812. Data la sua posizione è ritenuto una delle più importanti tracce di urbanizzazione del borgo nuovo. La struttura si ergeva sul corso principale – che si sarebbe poi trasformato nella Statale 16 – e sulla piazza del mercato. A un anno dall’Unità d’Italia (nel 1862) l’edificio divenne sede del municipio. Nel 2022 si avanzò l’idea di renderlo sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che avrebbe provveduto al restyling della struttura: l’ufficio, per molti, avrebbe rappresentato un importante avanzamento per la riviera in ambito commerciale. La prospettiva non intercettò il favore di molti cittadini e associazioni, fa cui il Circolo dei Sambenedettesi, il quale indirizzò un appello al comune affinché restituisse il palazzo alla vita sociale e culturale della città.
L’iniziativa è associata alla riqualificazione di villa Rambelli, il cui piano di fattibilità tecnico-economica è stato approvato appena pochi giorni fa dalla conferenza regionale. In quest’ambito c’è da fare il consolidamento e il restauro conservativo della storica villa ottocentesca di San Benedetto, con una nuova destinazione d’uso a carattere museale. Anche in questo caso parliamo di un manufatto storico, dato che la villa è stata realizzata a partire dal 1870 ed è oggi proprietà comunale per lascito testamentario. Il progetto mira a trasformare la villa in un centro culturale e museale. I corpi A e C ospiteranno sale espositive e museali, il corpo B sarà destinato ad attività ricreative e di incontro, mentre il corpo D accoglierà uffici e ulteriori spazi espositivi. Tra gli interventi, quindi, si prevede la bonifica, il consolidamento delle murature, un rifacimento degli impianti, l’installazione di ascensori, il restauro delle volte decorate e il recupero delle pavimentazioni storiche.
Giuseppe Di Marco