Oltraggio a un agente in carcere Ascolano condannato a sei mesi

Migration

E’ stato condannato a sei mesi di carcere un ascolano di 52 anni ritenuto colpevole di aver oltraggiato un agente della polizia penitenziaria della casa circondariale di Marino del Tronto. Ed è proprio dentro il luogo di pena che l’uomo ha commesso questo reato mentre era detenuto per altra causa. "Bastardi, pezzi di merda, non vi vergognate a scrivere cazzate sui giornali?" è la frase che per il tribunale di Ascoli ha concretizzato il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Era il 21 giugno del 2021 quando l’ascolano pronunciò queste parole all’indirizzo di tre agenti che hanno fatto rapporto. Episodi di tensione non sono rari all’interno di un carcere e spesso magari non tutto finisce in un’aula di giustizia. Il tribunale di Ascoli si sta occupando di un altro caso analogo. "Non ti fare più vedere in sezione perché ti apro la testa". Parole che un detenuto originario di Salerno rinchiuso a Marino avrebbe infatti pronunciato nei confronti di un agente di polizia penitenziaria il 4 novembre 2018. Tutto sarebbe nato da una discussione avvenuta intorno alle 17 quando il detenuto ha chiesto all’agente di poter spostare un tavolo di plastica da una cella ad un’altra così da favorire la cosiddetta "socialità serale" che si svolgeva dalle 17,45 alle 19,45. Si era quindi in anticipo rispetto a quell’orario e il salernitano ha chiesto di poter anticipare questa operazione. L’agente ha negato il permesso poiché stava per iniziare la distribuzione della cena. Una risposta che non è piaciuta al detenuto campano che ha reagito verbalmente ed anche tentando – secondo l’accusa – di aggredire l’agente, non riuscendovi per il tempestivo intervento di altri agenti presenti.

p. erc.