Omicidio Cianfrone news, la sorella di Antonio: "Sedici anni di carcere? Niente"

L’amarezza dopo la sentenza per Francesca Angiulli, condannata per l’omicidio di Cianfrone, insieme al marito Giuseppe Spagnulo, che invece ha avuto l’ergastolo: "Mio fratello non riposa in pace"

Francesca, sorella di Antonio Cianfrone, dopo la sentenza

Francesca, sorella di Antonio Cianfrone, dopo la sentenza

Ascoli, 25 giugno 2022 - Ergastolo per Giuseppe Spagnulo e 16 anni per la moglie Francesca Angiulli. E’ la sentenza emessa dalla Corte d’assise di Macerata per l’omicidio premeditato di Antonio Cianfrone, comandante sospeso, dei carabinieri di Monsampolo ucciso lungo la pista ciclabile di Spinetoli il 3 giugno del 2020. Esplode la rabbia della sorella Francesca: "Sedici anni non sono nulla".

Francesca, cosa si aspettava dai giudici?

"Speravo che dopo la sentenza di oggi, mio fratello potesse riposare in pace, invece non è andata così. La pena inflitta a Francesca Angiulli è inappropriata, meritava molto di più, perché secondo mei lei è l’istigatrice. Non credo assolutamente al movente legato all’incidente del figlio, è necessario scoprire che cosa è successo".

Che cosa intende dire?

"Antonio non c’è più, ma non è emersa tutta la verità sulla vicenda. Mio fratello era una brava persona. Lo abbiamo amato tantissimo in famiglia, una persona amorevole non solo con noi, ma anche con i figli, con tutte le persone che conosceva. Era stato sospeso per una inchiesta, ma non abbiamo mai avuto dubbi sulla sua condotta, non ci ha dato mai motivo di dubitare di lui, era una persona stimata, rispettata da tutti, su di lui si sono scagliati, avevano addensato tanti dubbi. Il procuratore durante il suo intervento ha affermato che dopo l’omicidio ha passato al setacciato la sua vita, tutti i contatti suoi, di noi familiari, degli amici e non è emerso nulla di ambiguo, di equivoco, sgomberando il campo dai sospetti".

Una vita distrutta, quella di suo fratello, prima del tremendo epilogo di due anni fa?

"Mio fratello è stato messo nel tritacarne. La sua vita è stata sigillata in un incubo, da cui ancora non siamo usciti. Hanno distrutto le nostre vite e quelle dei nostri nipoti, hanno costruito accuse per fargli del male. Antonio non meritava questa fine, è stato sospeso e da lì è partita una storia di suggestione collettiva. Questa storia ha stravolto non solo la sua anima, ma anche le sue prospettive, le sue finanze. Adesso voglio la verità". Cosa le ha fatto più male?

"Da morto è tornato nel suo paese di origine, seppellito da un carico di accuse infamanti, non è stato difeso da nessuno, neanche dall’arma, ma può contare sempre sull’amore di noi familiari che non lo abbandoneremo mai, che lotteremo per restituirgli la dignità che gli hanno tolto".

Spagnulo ha avuto l’ergastolo.

"Ha avuto quello che meritava, c’erano le prove e i testimoni, adesso però devono dire la veritài".

Maria Grazia Lappa