Omicidio Cianfrone, la Procura fa ricorso: "Doppio ergastolo"

Il pm Monti ha depositato il ricorso contro i 16 anni inflitti a Francesca Angiulli: "Merita l’ergastolo"

Antonio Cianfrone

Antonio Cianfrone

Ascoli, 23 ottobre 2022 - "Francesca Angiulli merita l’ergastolo tanto quanto il marito Giuseppe Spagnulo. Anche lei è responsabile in tutto e per tutto dell’omicidio aggravato premeditato di Antonio Cianfrone". Il procuratore Umberto Monti ha depositato il ricorso in Appello a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Macerata che il 23 giugno scorso ha condannato all’ergastolo Spagnulo e a 16 anni la Angiulli alla quale è stata riconosciuta l’attenuante della "minima partecipazione". Per il magistrato la pena per la donna non è congrua rispetto a quelle che sono ritenute dall’accusa le sue responsabilità per l’assassinio di Cianfrone, ucciso a colpi di pistola il 3 giugno 2020 lungo la pista ciclabile di Pagliare. Già nell’imminenza della sentenza di primo grado aveva annunciato che avrebbe fatto appello contro la condanna dell’Angiulli a 16, ritenendo la pena mite. Ha sottolineato che a suo avviso vi fossero "prove chiarissime" in merito alla responsabilità di entrambi i coniugi di origini pugliesi. Per la magistratura ascolana resta dunque il convincimento che la pena per la Angiulli non è proporzionata ad un omicidio premeditato di una persona che stava correndo serenamente. Secondo l’accusa lei ha partecipato attivamente col marito all’assassinio di Cianfrone e non ha avuto un mero ruolo di spettatrice.

Da alcuni post su Facebook emergeva l’odio degli Spagnulo verso Antonio Cianfrone. "Il tempo passa, ma le cose vengono a galla; non immagini quanto sono contenta. Mi sono fatta una boccia di fontana fredda" scrisse Francesca Angiulli a maggio 2015 commentando il coinvolgimento di Cianfrone in un’inchiesta per concussione insieme ad un collega. La stessa pagina facebook riportava le notizie relative agli interrogatori dei carabinieri per i quali veniva evocato il carcere: "Troppo comodo i domiciliari". Un altro post "festeggiava" la notizia del rinvio a giudizio dei carabinieri, con l’inizio del processo fissato all’8 febbraio 2017. "Avrò un bel regalo il giorno del mio compleanno" si leggeva fra i commenti: l’8 febbraio è il giorno in cui è nata Francesca Angiulli. I coniugi Spagnulo si sono difesi dicendo che la mattina del 3 giugno 2020 erano andati lungo la ciclopedonale di San Pio X, sul greto del fiume, semplicemente per cercare gli occhiali della donna che li aveva persi il giorno prima (Festa della Repubblica) durante un pic-nic e che indossavano guanti chirurgici semplicemente per non farsi male.