MARCELLO IEZZI
Cronaca

Omicidio a San Benedetto, 24enne ucciso a coltellate. Feriti 4 giovani, arrestate tre persone. Acquaroli: “Piantedosi anticipi la sua visita”

Ascoli, la rissa finisce in tragedia, coinvolti due gruppi. La vittima è stata colpita all’addome: inutili i tentativi di salvarla. Un ragazzo di Grottammare è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Ancona. Si cerca l’arma del delitto: indagano i carabinieri. Il sindaco Spazzafumo: “Servono più forze dell’ordine”

Omicidio a San Benedetto, 24enne ucciso a coltellate. Feriti 4 giovani, arrestate tre persone. Acquaroli: “Piantedosi anticipi la sua visita”

San Benedetto (Ascoli), 16 marzo 2025 – Potrebbe esserci un regolamento di conti dietro l’omicidio del 24enne (foto) avvenuto questa mattina a San Benedetto (video). A confrontarsi sarebbero state due bande di nordafricani, una locale e l'altra proveniente dall'Abruzzo. Feriti quattro ragazzi: uno, di Grottammare, che dovrebbe avere 23 anni, è stato trasportato a Torrette ed è in gravi condizioni. L’età di tutti i giovani coinvolti è compresa tra 23 e 25 anni. Si cerca l’arma del delitto.

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Un 24enne è stato ucciso a coltellate a San Benedetto (Ascoli), sul posto carabinieri e polizia (foto Sgattoni)
Un 24enne è stato ucciso a coltellate a San Benedetto (Ascoli), sul posto carabinieri e polizia (foto Sgattoni)

Violenza in strada: i fatti

Alle 5 di questa mattina a San Benedetto, un ragazzo di 24 anni, d’origine nord africane, nato in Italia e residente a Giulianova (Teramo), è stato ferito mortalmente con un’arma da taglio sul lungomare nord. I carabinieri sono a lavoro con operai del comune a tagliare le siepi sul lungomare per cercare l'arma del delitto ed è stata portata via la Fiat Panda sulla quale erano tre ragazzi coinvolti nella rissa. 

Altri giovani sono stati soccorsi in diverse parti della città, con gravi ferite inferte da armi da taglio. Si parla di due gruppi coinvolti nella rissa e un possibile regolamento di conti: i carabinieri stanno indagando sul complicato fatto di sangue. 

Un ragazzo di Grottammare è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Ancona. Ferito nella rissa, è tornato a casa sanguinante ed è stato accompagnato al pronto soccorso di San Benedetto dal padre, che lo ha trovato in gravi condizioni.

Un giovane di 23 anni, proveniente dall'Abruzzo e d’origine romene, è stato fermato. dai carabinieri

I carabinieri sono a lavoro con operai del Comune a tagliare le siepi sul lungomare per cercare l'arma del delitto
I carabinieri sono a lavoro con operai del Comune a tagliare le siepi sul lungomare per cercare l'arma del delitto

Luoghi dell'accaduto

La rissa si è scatenata di fronte a un noto locale sul lungomare Trieste. La vittima si è accasciata davanti all’ingresso dell’hotel Arlecchino, dall'altra parte del lungomare. Inutili i soccorsi portati dal 118, il personale sanitario non ha potuto salvare il ventiquattrenne.

La scia di violenza si è spostata in altre zone della Riviera Picena delle Palme. In centro è stato soccorso un altro giovane straniero con gravissime ferite al volto, probabilmente inferte con un grosso coltello o un machete.

Un 24enne è stato ucciso a coltellate a San Benedetto (Ascoli), il luogo dell'omicidio
Un 24enne è stato ucciso a coltellate a San Benedetto (Ascoli), il luogo dell'omicidio

Azioni delle forze dell'ordine

In via Gabrielli, lungo la statale Adriatica, in zona Ragnola, è stato soccorso un ventitreenne romeno, ferito lievemente e condotto nella caserma dei carabinieri di San Benedetto per essere ascoltato. Gli investigatori, coordinati dal capitano Francesco Tessitore, stanno ascoltando numerose persone per ricostruire l'accaduto e capire se gli eventi violenti nelle altre zone della città sono collegati.

Indagini in corso

Alle indagini collabora il personale del commissariato di polizia. Al momento il bilancio è gravissimo: un morto e quattro feriti. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti per un sopralluogo il colonnello Domenico Barone, comandante provinciale dei carabinieri, il procuratore della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti, e il personale della scientifica per i rilievi tecnici.

Il sindaco: “Servono più forze dell’ordine”

"Credo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno nel tortuoso percorso volto a rafforzare la presenza tangibile e diffusa di personale delle forze dell'ordine. Lo chiediamo da anni, lo chiedono da anni i sindacati delle forze di Polizia, è ora di avere risposte concrete ed immediate». Così il sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo. “Oggi la comunità sambenedettese si sveglia attonita apprendendo della morte di un ragazzo e del ferimento, in un caso anche grave, di altri giovani. Innanzitutto - si legge in una nota del primo cittadino rivierasco - esprimo la mia vicinanza alla famiglia della vittima per un dolore indicibile e le forze dell'ordine stanno lavorando senza sosta per fare chiarezza su quanto accaduto e individuare i responsabili”. Spazzafumo aveva già chiesto di rafforzare la presenza di uomini al commissariato di Polizia e alla stazione Carabinieri di San Benedetto e lo ribadisce alla luce di quanto accaduto stamani. Ma invita anche alla riflessione. “Quando episodi di questo genere si ripresentano con frequenza, però, quando da ogni parte di Italia giungono quasi quotidianamente notizie simili (e stavolta purtroppo è toccato a noi), ci si deve interrogare se si tratti soltanto di un problema di ordine pubblico. Non può essere solo questo, bisogna agire nel profondo di un malessere sociale di cui evidentemente le istituzioni non hanno ben compreso la portata” dichiara Spazzafumo. Ad avviso del sindaco, “i Comuni anche in questo campo sono i posti di frontiera, chiamati a fronteggiare situazioni familiari e personali delicate avendo a disposizione mezzi limitati e sentendo quindi fortissima la frustrazione di non poter fare di più. Le agenzie educative, le organizzazioni di volontariato fanno tantissimo e ci affiancano nei progetti che riusciamo a mettere in campo, ma non basta, non può bastare”. Il sindaco di San Benedetto del Tronto invita infine a “guardare con disincanto a una realtà con la quale non ci siamo mai misurati finora e riprendere le maglie di una rete di coesione sociale che, con tutta evidenza, va rafforzata e dotata di strumenti nuovi”. 

Acquaroli: “Ho chiesto al ministro Piantedosi di anticipare la sua visita”

“I drammatici eventi che si sono verificati la scorsa notte a San Benedetto del Tronto ci lasciano particolarmente sconvolti – scrive il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sul suo profilo social -, anche perché arrivano al culmine di una serie di episodi locali che fanno scattare un campanello di allarme a cui non possiamo restare indifferenti. Ho chiesto al ministro Piantedosi, con il quale mi ero già confrontato sui fatti accaduti nelle nostre città, di anticipare la sua visita concordata solo pochi giorni fa per fare il punto della situazione, affinché si prendano le giuste iniziative per contrastare il proliferare di questi fenomeni che minano la sicurezza della nostra comunità”.

Gli ultimi sviluppi

In serata, i carabinieri hanno arrestato tre persone, due italiani e uno di origine romena, accusati a vario titolo di rissa aggravata, omicidio, tentato omicidio e lesioni. Ad avere la peggio il ventiquattrenne Amir Bhenkarbush ucciso all'alba sul lungomare nord di San Benedetto del Tronto: nato in Italia da una famiglia di origini nordafricane, risiedeva a Giulianova (Teramo). Dei tre feriti uno versa in gravi condizioni. Si tratta di un giovane italiano residente a Grottammare, coinvolto nella violenta rissa tra due gruppi provenienti da Giulianova e Grottammare. Il ragazzo è stato operato all'ospedale Torrette ad Ancona e da quanto si apprende in serata era in coma farmacologico.

Bhenkarbush, e uno dei feriti, erano entrambi sotto processo davanti al tribunale di Teramo per un tentato omicidio avvenuto nel 2023 in un pub della costa, episodio in cui era stato utilizzato un machete. Dopo un periodo di custodia cautelare, erano stati scarcerati. Per ora la Procura di Ascoli e i carabinieri non hanno ancora emesso provvedimenti e proseguono le indagini per accertare i contorni della rissa violenta, la dinamica e il movente.

Le indagini proseguono

In queste ore, alla stazione dei carabinieri di San Benedetto in viale dello Sport, vengono ascoltate diverse persone. Gli investigatori stanno inoltre acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza sia del locale dove è scoppiata la lite, sia sul lungomare, nella speranza di ricostruire con precisione quanto accaduto e individuare le singole responsabilità dei soggetti coinvolti in questa tragica vicenda.