Omicidio Spinetoli, perquisizione in un’abitazione. Sequestrati moto e due caschi

I carabinieri in azione in via Molino, a poca distanza dal luogo dove è stato ucciso Antonio Cianfrone

Antonio Cianfrone, ex carabiniere, aveva 50 anni

Antonio Cianfrone, ex carabiniere, aveva 50 anni

Ascoli, 6 giugno 2020 - Colpo di scena, a due giorni dal delitto di Antonio Cianfrone, il 50enne, ex carabiniere freddato con tre colpi di pistola. I militari potrebbero essere vicini ad una svolta. Paradossalmente le indagini si stanno concentrando proprio a Spinetoli, a pochi chilometri dal luogo dell’esecuzione. Intorno alle 16 di ieri pomeriggio i carabinieri del comando provinciale di Ascoli hanno effettuato una perquisizione in un’abitazione di edilizia popolare, in via Molino, a San Pio X.

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L’azione dei carabinieri non è passata inosservata, sul luogo si sono concentrate quattro pattuglie e un carro attrezzi che ha provveduto al trasporto della moto. L’abitazione dove sono arrivati i carabinieri si trova a poca distanza dal luogo teatro dell’aggressione ai danni di Cianfrone. Sembrerebbe che i militari cercassero riscontri precisi. Durante il controllo sono stati sequestrati due caschi per verificare la compatibilità con quelli descritti dai testimoni e una moto. I carabinieri durante l’operazione hanno effettuato anche un riscontro acustico del mezzo. Ma al momento i carabinieri continuano a indagare su più piste. Durante la giornata di ieri diverse persone sono state sentite. Intanto la pista ciclo pedonale, in località Fiobbo, rimane sotto sequestro.

Il luogo dell'omicidio

La notizia della perquisizione ha fatto subito il giro del paese suscitando molte perplessità e tanta preoccupazioni. Le indagini sull’omicidio sono coperte dallo stretto riserbo. Importante in questa prima fase saranno le testimonianze delle persone che hanno visto i killer allontanarsi a bordo della moto. Spinetoli resta sotto shock.

L’uccisione di Antonio Cianfrone ha toccato tutti. La città lo conosceva e lo rispettava. Nonostante i problemi giudiziari Antonio Cianfrone si era guadagnato stima e rispetto per il suo carattere cordiale, per la sua disponibilità. Nel condominio dove risiedeva, in via Accesso della Stazione, a Pagliare, una palazzina rosa, immersa tra gli alberi, il giudizio dei vicini è unanime: "Una persona a modo, riservato. Il vicino di casa che tutti vorrebbero – dichiara Lina Pulcini, che vive sullo stesso pianerottolo –. E’ difficile trovare una persona più gentile, dai modi garbati, non ha mai alzato la voce con nessuno, ma ha sempre rispettato tutti. Lo ricordo ancora quando mi vedeva arrivare con le buste correre ad aprirmi la porta. E’ stato un bravo vicino di casa. La notizia della sua morte ci ha sconvolti".

Le fa eco Irene Costantini dello studio di fotografia: "Lo conoscevamo molto bene, molto bravo, anche durante le riunioni di condominio ha mostrato sempre gentilezza e disponibilità. Davvero una brava persona". L’appartamento di Cianfrone è rimasto chiuso ormai dal terribile agguato. "Che cosa posso dire – racconta un altro vicino – era un bravo ragazzo, camminava, passo lento, o andava in bicicletta, salutava chiunque incontrava, diventa difficile pensare che qualcuno lo voleva morto. Francamente ancora non riesco a crederci che è successo proprio a lui".