Omicidio Spinetoli, due moto sequestrate. Caccia ai testimoni

Un giovane è stato ascoltato dagli investigatori. I carabinieri cercano qualcuno che abbia visto la fuga dei killer

Proseguono le indagini dopo l'uccisione di Antonio Cianfrone

Proseguono le indagini dopo l'uccisione di Antonio Cianfrone

Spinetoli, 6 giugno 2020 – Sono due le moto sequestrate dai carabinieri nell'ambito delle indagini per dare un volto ai due killer che mercoledì hanno freddato il 50enne Antonio Cianfrone. L'ex carabiniere è stato ucciso da tre colpi di pistola, lungo la pista ciclopedonale di Spinetoli. Sono diverse le piste percorse dagli inquirenti, che venerdì pomeriggio hanno fanno una perquisizione in un'abitazione nel quartiere di San Pio X, a meno di un chilometro dal luogo dell'agguato, grazie all'esame delle celle telefoniche.

Una motocicletta di grossa cilindrata è stata sequestrata, insieme a due caschi, all'interno di un garage dell'edificio popolare. Il giovane proprietario della moto è stato sentito ieri sera, non in presenza del suo legale, così come i suoi familiari, originari del sud Italia, da molti anni residenti nel Comune. Un'altra moto è rimasta all'attenzione degli inquirenti in quanto trovata (come la prima) con violazioni di carattere amministrativo.

Nella zona gli investigatori cercano di individuare potenziali testimoni che possono aver assistito non solo alle fasi drammatiche dell'omicidio, ma anche aver notato presenze sospette nei giorni precedenti o dopo l'accaduto quando due persone in tenuta scura si sono allontanate in moto. I militari cercano di sentire chi risiede lungo quella che potrebbe essere stata la via di fuga: finora nessuno ha risposto spontaneamente all'appello del procuratore capo Umberto Monti di presentarsi a testimoniare.

Ma i carabinieri stanno cercando anche eventuali moto bruciate nel Sud Italia e stanno incrociando le telecamere presenti lungo le possibili vie di fuga e sull'A14.