Terremoto, ad Arquata del Tronto intossicati 23 operai

Tutti lavorano alla costruzione delle ’casette’. Si sono sentiti male dopo la cena sabato sera. Indaga il Nas

Terremoto, le ’casette’ in costruzione ad Arquata del Tronto

Terremoto, le ’casette’ in costruzione ad Arquata del Tronto

Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), 16 luglio 2017 - Si sono sentiti male ieri sera dopo cena, al punto da dover far ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Ascoli Piceno. Si tratta di 23 operai, marchigiani e abruzzesi, sono tutti dipendenti di una ditta ascolana impegnata nella costruzione delle casette nelle zone terremotate del comune di Arquata del Tronto.

Di questi, 18 sono stati ricoverati nel nosocomio ascolano e 5 all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Un'altra ventina si è sentita male ma senza dovere ricorrere alle cure dei sanitari. Hanno accusato tutti vomito e diarrea dopo aver consumato la cena che come sempre era stata consegnata presso la loro mensa da una ditta esterna; la distribuzione dei pasti avviene quotidianamente, sia a pranzo che a cena.

In particolare, sembra che a causare i malori sarebbe stata la pasta fredda  anche se l'ultima parola si attende dalle analisi sui prelievi effettuati dai medici del Sian (Servizio igiene, alimenti e nutrizione) dell’Asur delle Marche. Ieri sera il pasto prevedeva, oltre alla pasta fredda, affettato e carote lesse. Un menù che per altro non ha «allettato» tutti e 50 gli operai tanto che molti hanno rinunciato ed sono andati a cenare altrove, per fortuna loro.

Sull'intossicazione indaganio anche i militari del reparto Nas che consegneranno a breve un'informativa alla Procura della Repubblica di Ascoli che potrebbe aprire un'inchiesta per stabilire le responsabilità sull'accaduto. Tra le ipotesi, quella che i malori possano essere stati originari da un’infezione da stafilococco, ma si teme anche che possa trattarsi di salmonella. A stabilirlo saranno gli esami di laboratorio che verranno a breve effettuati.

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«Speriamo innanzitutto che tutti si riprendano presto e senza conseguenze, perché la salute viene prima di tutto - commenta il vicesindaco di Arquata Michele Franchi- speriamo siano loro a completare la costruzione della casette a Borgo d’Arquata, Piedilama e Pretare per la cui conclusione manca davvero poco. Ciò premesso, devo però dire che non possiamo permetterci ritardi di alcuni tipo, per cui in ogni caso i lavori dovranno riprendere al più presto possibile per essere completati».

L’obiettivo è riportare le famiglie nelle frazioni del territorio di Arquata per l’inizio dell’anno scolastico, quindi entro agosto. A causa dei malori dei 23 operai ricoverati, ai quali si aggiungono un’altra ventina di colleghi che hanno accusato malesseri meno gravi, domani i lavori non riprenderanno, ma la ditta ascolana si è impegnata a riprendere comunque l’attività entro pochi giorni, eventualmente organizzando nuove squadre con altri dipendenti.

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