REDAZIONE ASCOLI

Opere d’arte danneggiate dal sisma: una mostra ad Arquata in memoria di don Angelo

Arriva la mostra ‘L’identità ritrovata. Opere d’arte dal territorio di Arquata’: inaugurazione domenica alle 10.30 al Rotary del Borgo...

Arriva la mostra ‘L’identità ritrovata. Opere d’arte dal territorio di Arquata’: inaugurazione domenica alle 10.30 al Rotary del Borgo...

Arriva la mostra ‘L’identità ritrovata. Opere d’arte dal territorio di Arquata’: inaugurazione domenica alle 10.30 al Rotary del Borgo...

Arriva la mostra ‘L’identità ritrovata. Opere d’arte dal territorio di Arquata’: inaugurazione domenica alle 10.30 al Rotary del Borgo di Arquata come omaggio a Don Angelo Ciancotti, sacerdote prematuramente scomparso nel 2021, già parroco del Duomo di Ascoli. L’esposizione presenta 14 opere d’arte, provenienti da chiese e edifici di Arquata (uno dei luoghi maggiormente colpiti dal sisma nel 2016), che sono state in gran parte restaurate dalla Soprintendenza. Il Bim Tronto ha finanziato l’allestimento delle sale e il trasporto delle opere. Lo spazio espositivo realizzato, messo a disposizione dal Comune di Arquata, diverrà un polo culturale per ospitare anche altre opere d’arte, che non potranno essere ricollocate nei loro siti di provenienza.

"Dopo l’ultimo terremoto – ha dichiarato il vescovo Gianpiero Palmieri – alcune opere di Arquata erano state ospitate nel Museo Diocesano. Ora alcune di esse verranno collocate ad Arquata, in modo che possano essere ammirate sia dagli abitanti del Comune, sia dai turisti. Apprezzo il fatto che la mostra sia stata dedicata a Don Angelo, il quale aveva una particolare sensibilità per l’arte". "Vogliamo sottolineare – ha aggiunto Marco Lattanzi (direttore del Museo Diocesano di Ascoli) – l’appartenenza di queste opere al territorio arquatano. Esse sono simboli iconici del luogo di origine".

Il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi, ha affermato: "L’esposizione delle preziose opere in una mostra è un importante segnale di rinascita del territorio, nonché di attaccamento alle radici e alle tradizioni". "La scelta delle opere da restaurare - ha spiegato Giovanni Issini (soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le Province di Ascoli, Fermo e Macerata) - è partita diversi anni fa; poi si è arrivati alla disponibilità per il restauro delle opere salvate dagli edifici distrutti dal sisma".

"Dopo 465 sopralluoghi nel Comune di Arquata - ha detto Pier Luigi Moriconi (storico dell’arte della Soprintendenza) - sono state effettuate le perizie di spesa per il restauro delle opere, finanziato in parte dal Ministero e in parte da soggetti privati". Luigi Contisciani (Presidente BIM Tronto) ha manifestato entusiasmo per l’iniziativa, che è "un’importante occasione di ripartenza dopo il terremoto". "La mostra - ha evidenziato Don Elio Nevigari (Incaricato Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici) - ha l’obiettivo di far sì che le opere tornino ad abitare i luoghi colpiti dal sisma. La popolazione può rimettersi in contatto con oggetti che testimoniano l’esperienza di fede".

Giuliano Centinaro