Opposizioni unite per le amministrative

Nasce Cantiere Riformista, progetto civico che riunisce partiti e comitati: dal calo demografico alla Carbon, ecco i temi caldi

Migration

Nasce ‘Cantiere Riformista’, il progetto civico che riunirà gruppi politici, associazioni e comitati. Il dialogo e l’apertura alla città saranno le solide basi per costituire una nuova visione in vista delle prossime elezioni comunali. Tra le sigle firmatarie ci sono Articolo 1, Ascolto & Partecipazione, Attivamente, Dipende da Noi, Per Ascoli, Territorio e Sviluppo, Pd, Civici e riformisti per Ascoli, Partito Socialista, Movimento 5 Stelle. Il fulcro del nuovo polo centrista sarà la ‘chiamata’ alla città per recepire le istanze che arriveranno in maniera diretta proprio dai cittadini ascolani. "Questo percorso è iniziato un anno fa – commenta l’ingegner Giuseppe Silvestri nel corso della conferenza tenuta ieri mattina alla Libreria Rinascita –. Vogliamo dare un’alternativa in grado di produrre una svolta per Ascoli. Città ferma, continuo calo demografico, disoccupazione. La situazione in atto da dieci anni è stata aggravata ulteriormente da terremoto e pandemia. Era necessario creare una nuova visione per dare un senso alla partecipazione e al confronto. Vediamo parlare spesso di singole iniziative, ma non c’è una visione globale del territorio e del suo futuro. Ci sono tanti spot ma manca quella visione proiettata ai prossimi dieci anni". Tutte queste realtà, finora rimaste distanti tra loro per anni, stavolta hanno deciso di fare un passo indietro e togliere la casacca al fine di perseguire un obiettivo comune.

"Uno dei punti salienti sarà l’unità che contraddistingue queste forze – prosegue –. Sarà un percorso d’apertura alla città. Vogliamo recepire tutte le necessità che arriveranno dai cittadini. Con noi ci sono già organizzazioni politiche esistenti, ma questo movimento nasce come civico. Riteniamo che Ascoli meriti di più. Da troppi anni siamo deboli. La costa ci sta superando in tutto e quindi vogliamo mettere in campo un progetto partecipato con ampie vedute per cercare di volare alto. Le politiche portate avanti finora sono molto basse. Ci si preoccupa dell’ordinario come ad esempio di marciapiedi, fognature, enogastronomia, ma la città deve avere qualcosa di più. Se il territorio non è attrattivo risulta inutile rigenerare un fabbricato che poi resta vuoto. La candidatura a Capitale della cultura è fallita. L’impegno è stato massimo ma non ha portato risultati. Se inizi a lavorare a ridosso dell’evento è chiaro che perdi. Va toccata la questione Carbon. Non è possibile avere un’area di 27-30 ettari abbandonata a se stessa da anni. A me risulta che i fondi di Pnrr e Pinqua non abbiano avuto una progettazione coordinata. Alla prossima competizione elettorale ci sarà un fronte unico e forte che ci caratterizzerà. I problemi sono sempre gli stessi, ma il metodo per affrontarli e arrivare alla soluzione saranno completamente diversi".

Massimiliano Mariotti