Niente più ricette di carta per acquistare medicine in farmacia. Con il 2025 tutte le ricette, sia quelle rimborsate dal Servizio sanitario nazionale che quelle ‘bianche’, ripetibili o non, diventeranno dematerializzate. Il cambiamento era iniziato già nel 2020, come si apprende da una comunicazione sul sito del Ministero della salute: "la situazione di emergenza Covid ha dato particolare impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche. Per assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, in generale, ridurre l’afflusso di pazienti negli studi medici, sono state messe in atto, infatti, più misure per la dematerializzazione delle prescrizioni e del promemoria cartaceo". Si tratta di una grande rivoluzione, che ha generato conseguenti grandi reazioni contrastanti.
Tra i cittadini in molti hanno commentato la decisione e così Marco Meconi, come presidente di Federfarma Marche, indirizza un messaggio di tranquillità. Ricorda infatti che "ci sarà sempre il farmacista pronto ad aiutare il cittadino, a garantire un servizio qualificato ed una corretta dispensazione. Nessuno sarà lasciato senza il medicinale prescritto, anche per le ricette cartacee di farmaci non rimborsati". A partire dal 2025 dunque i medici saranno tenuti a prescrivere i medicinali esclusivamente tramite modalità digitali, compilando la ricetta elettronica sul Sistema tessera sanitaria (Sts) e ricevendo il codice ricetta, il relativo Pin e il promemoria da consegnare al paziente di persona o attraverso le modalità già previste dalle norme in vigore. Altra considerazione importante sta nel fatto che "già ora il 98% delle prescrizioni a carico del servizio sanitario è digitalizzato, un risultato che soddisfa il cittadino ed i professionisti della salute".
L’auspicio che condivide Federfarma Marche è dunque quello di definire "un periodo di transizione, per non perdere i vantaggi dell’informatizzazione, con la sicurezza che nelle 500 farmacie marchigiane ci sarà sempre massima attenzione alle esigenze di cura del cittadino". Patrizia Righetti, presidente di Federfarma Ascoli, pone l’ accento sul fatto che "la dematerializzazione è per alimentare il dossier farmaceutico nel fascicolo sanitario elettronico, che nel momento in cui sarà anche nelle Marche pienamente operativo, offrirà una visione completa della terapia del cittadino, con evidenti vantaggi". Federfarma ci tiene dunque a comunicare un pressante appello alla Regione per velocizzare l’ avvio del fascicolo sanitario elettronico.
o.fi.