E’ Folignano il comune più virtuoso del Piceno quando si parla di donazioni degli organi. Con un punteggio di 68,30 come indice dono e 345 dichiarazioni di volontà, il comune folignanese si piazza al primo posto nella classifica ascolana. A fare il punto, c’è il report del Centro nazionale trapianti, che ha analizzato i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2024 durante il rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani. E, a caratterizzare questo ultimo anno, è stato un generale aumento dei ‘no’. Le statistiche, diffuse poco prima della Giornata nazionale della donazione degli organi, tengono in considerazione la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. E, proprio in base a questi elementi, si arriva alla classifica basata sull’indice di dono. In base a ciò, a completare il podio Piceno, dopo Folignano, si trova in seconda posizione Montedinove, con 67,91, e in terza Appignano con 65,44 punti.
Visti i punteggi, nessun comune ascolano si posiziona nella top tre marchigiana, che vede al primo posto Pietrarubbia, comune del pesarese, con il 100% dei consensi, e poi due comuni del maceratese, Muccia e Castelsantangelo sul Nera, con indici al 75,68 e al 73,50. La classifica del Piceno ha comunque ottimi indici di dono, con punteggi che oscillano tra il 68 e il 47. Unico neo: Castorano, che chiude l’elenco dei comuni del Piceno con ‘soli’ 27,61 punti. In questo caso, su 245 carte d’identità emesse ci sono state solo 30 dichiarazioni di volontà, 18 delle quali di opposizione alla donazione degli organi. Tornando ai vertici della classifica, il capoluogo di provincia, con 62,13 punti, si posiziona al sesto posto grazie alle 3.074 dichiarazioni sulle 4.674 carte d’identità emesse. Subito dietro ad Ascoli troviamo invece Offida, con un punteggio di 61,43, e Grottammare, con 60,87. Rimanendo sulla costa, San Benedetto si posiziona al dodicesimo posto con 58,40 di indice dono e una percentuale di consensi appena sopra il 60%. Scendendo ancora, in classifica trovano posto Monteprandone, Monsampolo, Montalto, Cupra e Castel di Lama, rispettivamente con 55,77, 55,72, 54,94, 54,69 e 54,43. Sempre superiori ad un indice dono di 50 ci sono poi Massignano e Spinetoli, mentre Comunanza vacilla sul limite del 50,30. Penultimo posto per Acquasanta, che si classifica al ventunesimo posto con 47,86: anche in questo comune i ‘no’ superano i consensi nelle dichiarazioni di volontà. E poi, maglia nera per Castorano, che si aggiudica il ruolo del comune meno generoso della provincia ascolana ma anche della regione Marche.
Ottavia Firmani