Organici, nomine e reparti Covid, il Pd attacca: "Sanità dimenticata"

I due pronto soccorso al collasso per la carenza di operatori con pazienti anche gravi costretti ad aspettare in ambulanza con 40 gradi: "Non si può più restare in silenzio su queste situazioni"

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Dall’accorpamento dei reparti alla conversione della Murg da pulita in polifunzionale Covid, ma anche la carenza del personale con ripercussioni soprattutto nei due Pronto soccorso degli ospedali, fino alla ‘discussa’ nomina del primario di chirurgia del ‘Mazzoni’. Temi, questi, oggetto di due interrogazioni presentate dai consiglieri del Pd, Francesco Ameli, Angelo Procaccini e Pietro Frenquellucci, per le quali ne è stata chiesta risposta, da parte del sindaco Fioravanti, in occasione del consiglio comunale in programma oggi. Al centro della denuncia dei rappresentanti del Partito democratico c’è, dunque, il momento – a loro avviso molto critico – che sta vivendo la sanità del Piceno.

"Sulla situazione del ‘Mazzoni’ – dice Ameli – non si può più restare in silenzio e noi come gruppo del Pd vogliamo alzare la voce rispetto alle difficoltà oggettive che vivono i reparti e i cittadini nel recepimento dei servizi. Chiediamo al sindaco Fioravanti di non rimanere in silenzio. All’ospedale di Ascoli, oltre alla mancanza cronica di personale, c’è da diversi mesi l’urologia accorpata con la chirurgia con 20 posti letto in meno, la medicina con la nefrologia con 18 posti letto in meno e anche la pediatria ha subito una riduzione. E poi c’è il caso della Murg, che di fatto non esiste più perché è stata trasformata in Covid. Non è possibile, inoltre, che le persone rimangano in ambulanza fuori dal Pronto soccorso, con 40 gradi, in attesa di essere visitate. Con la legge di modifica del servizio sanitario regionale sarà ulteriormente penalizzata la nostra Area vasta. Vorremmo inoltre sapere dal sindaco Fioravanti, e questo è oggetto di un’altra interrogazione, cosa ne pensa della nomina del nuovo primario di chirurgia, non tanto in merito alle competenze, ma alle parole dell’assessore alla sanità Saltamartini che ha dichiarato di non condividere la scelta fatta dalla direzione di Area vasta perché c’è un conflitto tra analisi e valutazioni e quindi c’è un’evidente vizio del provvedimento amministrativo, sia in termini di eccesso di potere, che di violazione di legge.

"Da un punto di vista politico – continua Procaccini – inizia ad emergere in maniera chiara che quella dell’ospedale unico, con un’ottimizzazione delle risorse sanitarie, non era poi una follia, mentre mantenere due ospedali con tutti i reparti lo è. Mi appello ai cittadini nel cercare di capire se stiamo andando nella giusta direzione, secondo noi no". "Al di là delle roboanti previsioni – conclude Frenquellucci – manca una visione della città nel suo complesso e del ruolo che Ascoli come capoluogo vuole svolgere sul territorio. Al consiglio comunale so già cosa dirà il sindaco: che va tutto bene all’ospedale Mazzoni, ma non è così".

Lorenza Cappelli