Orso Ascoli: "Andavo al lavoro quando l'ho visto in strada"

Eccezionale avvistamento nei pressi di Trisungo, il sindaco Franchi: "Nessun pericolo per la popolazione"

Orso bruno (foto di repertorio)

Orso bruno (foto di repertorio)

Arquata Piceno, 10 giugno 2021 - Arrivare ad Arquata per lavoro e trovarsi, in piena Salaria, a tu per tu con un orso. L’incredibile avvistamento è avvenuto ieri mattina a Trisungo, pochi metri prima dell’imponente cartello che, in direzione Roma, annuncia l’ingresso nel centro montano piceno "Territorio dei due parchi nazionali". "Erano circa le 8 e stavo andando come ogni giorno al lavoro in Comune, nella sede provvisoria di Borgo – dice ancora incredulo l’architetto ascolano Fabio Tosti –. Poco dopo la galleria di Trisungo, più o meno in corrispondenza del grande cartello che si trova all’ingresso di Arquata, l’autocisterna che viaggiava davanti a me ha inchiodato e immediatamente ho notato, sul lato destro della carreggiata, un orso".

"Ci ho messo un attimo a realizzare - prosegue - ma anche dopo aver sgranato gli occhi lui era ancora lì. Un vero orso bruno, anche di discrete dimensioni: non credo fosse un cucciolo. Ha camminato sul ciglio della strada per qualche metro e poi si è inoltrato nel bosco, risalendo il versante sul lato Sibillini". Nello stesso punto si trovava anche un furgone della ditta ascolana Natalini, impresa edile attiva ad Arquata, con alcune persone a bordo. Anche loro, come Tosti, non hanno fatto in tempo a prendere in mano lo smartphone: "Nessuno è riuscito a scattare foto o girare video, tanta è stata la sorpresa nel vederlo e pochi i secondi a disposizione – spiega il titolare Claudio –. Tutte le persone a bordo, comunque, erano certe che si trattasse inequivocabilmente di un orso". A confermare la sua presenza in zona ci sono anche testimonianze di residenti di Capodirigo relative a martedì. La frazione del Comune di Acquasanta si trova in effetti sulla direttrice del percorso, da sud a nord, che stava seguendo l’orso ieri mattina: considerando l’avvistamento di giugno 2020 a Colle, frazione arquatana che si trova esattamente dalla parte opposta di Capodirigo (sui monti della Laga) non è escluso che si tratti dello stesso esemplare ed infatti qualcuno, nel passaparola di ieri tra i cittadini di Arquata, lo ha già ribattezzato "l’orso dei due parchi".

Sul caso orso è intervenuto anche il sindaco reggente di Arquata, Michele Franchi: "Oltre all’affidabile testimonianza del nostro architetto ci sono altre prove della presenza dell’animale. Alcuni arquatani che si trovavano nei castagneti tra Faete e Spelonga hanno infatti segnalato di aver udito strani versi, riconducibili proprio a quelli di un orso. Non c’è pericolo per la popolazione, quindi invitiamo tutti ad essere prudenti senza alimentare allarmismi. Saremo vigili e resteremo in contatto con le autorità". Una squadra di esperti ieri ha raccolto alcune tracce sul guardrail, presumibilmente appartenenti all’animale che ha attraversato la strada: saranno analizzate a breve.