Ospedale di comunità, caccia alla location

La Riviera è pronta a rispondere all’appello della regione per individuare ufficialmente il terreno dove sorgeranno le strutture

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Medicina territoriale, la Riviera è pronta a rispondere all’appello della regione per individuare ufficialmente il terreno dove sorgeranno la casa e l’ospedale di comunità, nuovi punti di riferimento della sanità locale che prenderanno il posto del distretto di via Romagna, considerato obsoleto. Il tutto verrà garantito da fondi del Pnrr, ma ora, nello scambio fra Asur e comune, si inserisce una nuova incognita: quella del valore dello stabile in via Romagna che, se fosse troppo alto rispetto a quello del terreno per le strutture di comunità – nel quartiere Ragnola – costringerebbe l’ente di Viale De Gasperi ad effettuare un conguaglio, in denaro o immobili. Intanto, però, le decisioni fondamentali sono state prese: comune e Asur si accorderanno su una permuta, con la quale l’autorità sanitaria acquisirà il diritto di superficie per 99 anni sull’appezzamento di via Sgattoni. Si tratta di un lotto di circa 3.200 metri quadri, sul quale verrà edificata una struttura sanitaria di tre piani, in grado di ospitare la casa e l’ospedale, all’interno di una superficie leggermente più ristretta (2.700 metri quadri). La realizzazione delle strutture di comunità sarà resa possibile grazie a fondi intercettati dal Pnrr, per un totale di 6,3 milioni di euro. Come controparte della permuta, l’Asur cederà al comune l’edificio di via Romagna. Il punto interrogativo riguarda proprio questa parte della stipula: se l’attuale distretto valesse di più – com’è probabile – del terreno in zona Ragnola, l’ente dovrebbe compensare il disvalore con un conguaglio, già previsto peraltro nella delibera presentata due giorni fa in commissione congiunta Lavori Pubblici e Urbanistica.

"Il discorso della permuta verrà definito con opportuna valutazione dell’Agenzia delle Entrate - ha risposto l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli, rispondendo ad un interrogativo posto dalla consigliera Aurora Bottiglieri -. Al momento non abbiamo un’idea precisa, ma nella delibera c’è scritto che nel caso in cui il valore di via Romagna fosse maggiore, cederemmo un immobile comunale che verrà scelto a giudizio insindacabile da parte del comune. Oppure riequilibreremmo la permuta con una somma in denaro. L’aspetto verrà chiarito entro tre mesi. Proprio in tal senso, infatti, l’Asur si è già rivolta all’Agenzia delle Entrate".

Insomma, la delibera procede un po’ ‘alla cieca’: La stima delle Entrate infatti potrebbe mettere in seria difficoltà il comune, che a quel punto non potrebbe più tirarsi indietro, data l’importanza dell’operazione, grazie alla quale la riviera otterrà nuove strutture sanitarie in grado di rispondere alle esigenze del territorio emerse durante la pandemia.

Nel corso della commissione, inoltre, il consigliere Paolo Canducci ha anche chiesto se il vertice comunale avesse scelto il terreno di Ragnola per un motivo in particolare: in tal senso, Gabrielli ha risposto che da tempo il lotto era stato individuato per la realizzazione di nuove strutture sanitarie (come Stella Maris). Oltre a ciò, il comune di San Benedetto avrebbe optato per via Sgattoni anche data la vicinanza con strade a scorrimento veloce, come la statale Adriatica 16 e soprattutto la sopraelevata.

Giuseppe Di Marco