È un verdetto pressoché unanime, quello con cui la giunta comunale approva la proposta di location del futuro ospedale a San Benedetto, individuata nell’area fra viale dello Sport e via Sgattoni. Quasi unanime, vista l’assenza dell’assessore Lazzari, ma a questo punto i giochi sono fatti. La squadra di governo cittadino ha deciso di mettere un punto definitivo almeno su una delle questioni che riguardano la realizzazione del nuovo nosocomio: questo, dice l’amministrazione Spazzafumo, sorgerà a San Benedetto, per via del suo bacino d’utenza che, durante l’estate, aumenta a dismisura. La giunta inoltre non rinuncia a specificare, nella delibera, che quello che verrà costruito in zona Ragnola sarà un ospedale di primo livello, anche se il vertice regionale, nel consiglio aperto di alcuni mesi fa, specificò che la dotazione di reparti e servizi attribuibile ad una struttura di primo livello sarebbe stata "spalmata", nel Piceno, su due plessi. Molti, pertanto, sono i ragionamenti che devono tuttora essere fatti su cosa verrà inserito nella ‘scatola’ dell’ospedale, e in realtà molte sono le polemiche attese attorno ad una scelta che, inevitabilmente, farà discutere la politica e la cittadinanza locale. Quella di Spazzafumo e assessori, infatti è una scelta fortemente identitaria, nel cui percorso non è mai stata valutata l’idea di proporre una zona che si trovasse al di là dei confini comunali, come ad esempio un lotto dalle parti di Monteprandone. Tutta la sanità pubblica, sulla costa, verrà eretta nell’alveo di due superfici che insieme non superano i 12 ettari, all’interno delle quali troveranno posto un ospedale – di primo livello o di primo livello ‘spalmato’ – una casa di comunità, nonché una corte di 650 parcheggi pubblici. Il tutto condito, nell’immaginario generato dall’amministrazione comunale, da un’uscita della sopraelevata e da una stazione ferroviaria dedicata. Il documento licenziato due giorni fa dalla giunta, peraltro, segna un fondamentale punto di svolta nella pratica dell’ospedale. Esso infatti indica l’appezzamento sul quale la regione Marche effettuerà lo studio di fattibilità per il quale ha stanziato ben 400mila euro. A ben vedere, insomma, si può dire che San Benedetto abbia imboccato una strada a senso unico e d’altronde il sindaco Spazzafumo ha i numeri per potersi imporre in consiglio. Prima della riunione in emiciclo, però, il 19 dicembre andrà in scena una commissione congiunta bilancio e urbanistica, in cui la minoranza avrà modo di esprimere le proprie perplessità. Giuseppe Di Marco