Ospedale nuovo, l’area scelta è troppo vicina al Capriotti

Ci potrebbero essere problemi con la location di via Sgattoni.

Ospedale nuovo, l’area scelta  è troppo vicina al Capriotti

Ospedale nuovo, l’area scelta è troppo vicina al Capriotti

Il terreno di via Sgattoni può realmente ospitare l’ospedale nuovo? La presenza del ‘Capriotti’ non crea alcun problema? Lo si potrebbe quantomeno definire curioso, l’incontro che si è svolto due giorni fa fra provincia e comune per discutere il progetto di adeguamento sismico dell’istituto superiore ‘Capriotti’. Un incontro al quale hanno partecipato il presidente Sergio Loggi, il sindaco Antonio Spazzafumo, il consigliere Gino Micozzi e alcuni tecnici ma che, nonostante tutto, non ha portato ad alcuna modifica nell’iter di riqualificazione del plesso, voluto e portato avanti da Loggi: a Palazzo San Filippo, attualmente, occorre solo che il comune dia la propria autorizzazione alla realizzazione dell’iniziativa. Ma allora? A che pro vedersi? Sembrerebbe che l’amministrazione comunale, nel corso dell’incontro, abbia avanzato dei dubbi sull’impatto estetico che avrebbe la struttura esterna di consolidamento inclusa nel progetto.

Un fattore poco rilevante, che però ha suscitato domande sulla possibilità di rivedere l’intero progetto, magari spostando l’ingresso della scuola o, addirittura, la scuola stessa. La provincia, in tal senso, è stata irremovibile: il progetto di adeguamento è stato approvato da tempo, quindi provare a cambiarlo adesso sarebbe impensabile. Oltretutto perché è stato finanziato con 4 milioni, a cui se ne aggiungono altri 2,7 per rifare la palestra. Viale De Gasperi quindi ora dovrà rilasciare la ‘Scia’ per consentire l’avvio dei lavori, che verosimilmente partiranno entro l’anno. La domanda però sorge spontanea: perché mai si sarebbe dovuto rivedere il progetto? Il comune non era al corrente dell’iniziativa, annunciata quasi sei mesi fa? Il motivo reale potrebbe riguardare ben poco l’estetica del ‘Capriotti’. La questione infatti sarebbe da riferirsi all’area prospiciente individuata come location per ospedale nuovo e casa della comunità. Mancherebbero, in tal senso, dei parametri tecnici per rendere quella superficie idonea ad ospitare strutture di questo tipo: la scuola, insomma, sarebbe troppo vicina. Ma allora cosa ne sarà di tutto l’iter che comune e regione Marche stanno seguendo riguardo al nuovo ospedale? I 400mila euro stanziati per il piano di fattibilità andranno sprecati? E il comune, che si è politicamente impegnato a trovare un luogo per il nuovo ospedale, ha mantenuto realmente la sua promessa? Tanti sono gli interrogativi attorno alla questione. E San Benedetto, che a livello sanitario è ridotta piuttosto male, non ha bisogno di essere ulteriormente illusa.

Giuseppe Di Marco