Nuovo ospedale unico, cosa perdono Ascoli e riviera

Ecco il piano della Regione: l’area a Pagliare

La conferenza dei sindaci

La conferenza dei sindaci

Ascoli, 13 luglio 2018 - Quali saranno le specialità che troveranno spazio all’interno del nuovo ospedale unico del sud delle Marche? Cosa rimarrà, invece, nei due presidi ospedalieri di Ascoli e San Benedetto? Quesiti, questi, ai quali la Regione ha dato una prima risposta, sebbene sommaria, soddisfacendo in parte quella che è stata la richiesta dei sindaci del territorio nel corso dell’ultima assemblea dei primi cittadini (quella svoltasi il 27 giugno nella sede del Piceno Consind).

Assemblea che si era conclusa, dinanzi al governatore Luca Ceriscioli, con il nulla di fatto in attesa di avere una maggiore conoscenza di come sarà, e soprattutto cosa conterrà, il nuovo nosocomio per il quale l’area individuata per costruirlo al momento risulta essere Pagliare.

Secondo quanto indicato dalla bozza di progetto che la Regione ha inviato a tutti i sindaci dell’Area vasta 5 e che è stata concepita tenendo conto di quanto previsto per un presidio ospedaliero di primo livello in base al decreto ministeriale numero 70 del 2 aprile 2015 (Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera), le specialità che comporranno l’offerta della nuova struttura sanitaria (con 503 posti letto) saranno: medicina e chirurgia d’accettazione, medicina interna, chirurgia generale, anestesia e rianimazione, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, pediatria, cardiologia con Utic, neurologia con Stroke unit di primo livello, psichiatria, oncologia, oculistica, otorinolaringoiatria e urologia.

Il piano prevede, inoltre, la radiologia, il laboratorio analisi e il Servizio immunotrasfusionale in regime di H24. E ancora, altre discipline come geriatria, ematologia, pneumatologia e post-acuzie avranno posti letto assegnati nell’ambito della dotazione, mentre le discipline ambulatoriali (con possibilità di ricovero in area indistinta) saranno: malattie endocrine, gastroenterologia, neuropsichiatria infantile, dermatologia, emodinamica, chirurgia vascolare, radiologia interventistica, malattie infettive e tropicali. Infine, i servizi previsti riguarderanno l’anatomia e istologia patologica, medicina nucleare, radioterapia, dietetica e nutrizione, emodialisi, terapia del dolore, farmacia ospedaliera e fisica sanitaria. Per quanto riguarda, invece, i due ospedali di Ascoli e San Benedetto, entrambi avranno posti letto limitati e l’offerta prevista riguarda: cure intermedie, riabilitazione intensiva extraospedaliera, riabilitazione estensiva, Rsa/Rp e Hospice. Più l’attività specialistica ambulatoriale con il centro dialisi e il punto prelievi, specialistiche eventuali e attività integrate tra cui la Potes e un punto di primo soccorso per codici bianchi e verdi.