
Analisi delle prestazioni dei giocatori in campo: Semprini evita guai peggiori, Kerjota e Baldassi si distinguono.
Semprini 5,5: ne prende tre (mal posizionato sulla posizione da cui scaturisce il terzo gol) ma evita guai peggiori. In affanno quando è chiamato a disimpegnarsi coi piedi.
Orfano 5: tritato come un hamburger dall’indemoniato Lombardi, che gli fa vedere i sorci verdi.
Gennari 5: perennemente in balìa delle onde biancorosse, sui titoli di coda deve immolarsi per impedire il quarto sberlone.
Pezzola 6: fa onore al suo nome, mettendo una pezza laddove è possibile (chirurgica la diagonale in zona Cesarini su Trombetta).
Chiatante 5: pronti via e arresta la corsa di Farinelli con un intervento da karate: è l’avvisaglia di un pomeriggio di passione, nel quale mangia pane e tempesta (34’ st Battista 5,5: non si vede né si sente).
Candellori 6: vivace e guizzante, tiene in allerta la retroguardia del Galletto. Nella ripresa sfrutta una spizzata di Eusepi e sfiora il gol che potrebbe riaprire la contesa con un destro a rientrare sul secondo palo fuori di un soffio (21’ D’Eramo 7: esplode un siluro che si stampa sulla traversa).
Tataranni 5: resta imbottigliato nel traffico del centrocampo. Guadalupi 5: ai margini del mistero agonistico (37’ st Lulli sv).
Kerjota 7: come il numero di maglia. Garra e gamba: crea crepe nella munita difesa di casa, mette lo zampino in occasione del gol che stappa la partita e ‘telefona’ da buona mattonella, trovando Martelli in casa.
Eusepi 6,5: porta in vantaggio la Samb con un gol da consumato predatore dell’area di rigore qual è. Ne fallisce altri due per questione di centimetri, ma incute sempre un certo rispetto.
Fabbrini 5,5: da un giocatore con il suo curriculum vitae è lecito attendersi molto di più di una prova anonima (12’ st Baldassi 7: una scarica di adrenalina: costringe Martelli agli straordinari per opporsi alla sua incornata sottomisura).
Marco Lombardi