Palazzina in zona Carboni, spuntano ventimila euro per il privato: scoppia la bagarre

La consigliera comunale Marchegiani: "Chiediamo il parere della Corte dei Conti, un ente pubblico non può accettare nessuna regalia"

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Sono spuntati all’improvviso, e senza motivo. Nella convenzione che il comune stipula con la Fiorilli per completare la palazzina in zona Cerboni, alla ditta è fatto obbligo di corrispondere all’ente 20mila euro "a titolo di ulteriore valorizzazione dell’accordo". Soldi che quindi il comune riceverà dal privato, ma senza una motivazione specifica, e per questo la delibera potrebbe essere inviata in Corte dei Conti per valutarne la congruità. Una somma che deve essere giustificata: è quanto fa notare la minoranza in consiglio comunale, contestando la delibera licenziata dalla giunta la settimana scorsa, con cui si stabilisce che Fiorilli completerà la palazzina entro 18 mesi, compresa la parte in cui troverà posto il nuovo comando dei vigili. L’attacco è trasversale: a contestare l’atto sono prima i Verdi, poi anche la coalizione di destra. La maggioranza, dal canto suo, si trincera dietro l’evidente beneficio pubblico che comporta la stipula della convenzione. In realtà, in un primo momento i 20mila euro erano stati ampiamente giustificati: la delibera, prima di essere rettificata, prevedeva che tale somma sarebbe stata corrisposta dal privato in cambio di 39 metri quadri del piano interrato, porzione che in origine spettava all’ente pubblico. Ed è proprio questo passaggio a creare problemi: in base a stime oggettive, 20mila euro sarebbero troppo pochi per 39 metri quadri di parcheggio. In commissione lavori pubblici, pertanto, la minoranza già minacciava di spedire la delibera alla Corte dei Conti. Per tutta risposta, la giunta rettificava la delibera, dividendo i due punti: i tre parcheggi e i 20mila euro rimangono nella convenzione, ma non sono collegati, almeno formalmente. Una mossa che non è piaciuta affatto ai Verdi: "A che titolo un ente pubblico prende 20mila euro dal privato? È un incentivo? Questo non è possibile – dice Annalisa Marchegiani – In questo caso la toppa è peggio del buco. Per me potrebbe costituire un danno erariale quindi non mi sento di dare un parere favorevole. Perché non chiediamo alla Corte dei Conti su come possono essere spiegati questi 20mila euro? Un ente pubblico non può accettare regalie". La maggioranza, come di consueto, fa erigere la muraglia difensiva a Giorgio De Vecchis, per il quale "la Corte dei Conti, al contrario, sarebbe propensa ad intervenire se non si cogliesse l’occasione di finire la palazzina". La risposta non convince Andrea Traini, secondo cui "nonostante l’operazione sia positiva, la delibera non è chiara e mostra delle palesi incongruenze". A dichiararsi favorevole, infine, è Aurora Bottiglieri, "per l’evidente beneficio pubblico ottenuto".

Giuseppe Di Marco