I palloni sul tetto della chiesa di Ascoli? Così era il calcio

Il vescovo Palmieri sui "reperti" a San Tommaso: "Alcuni sono molto vecchi, allora si giocava in piazza e i ragazzi erano più liberi"

La raccolta dei palloni finiti sul tetto della chiesa

La raccolta dei palloni finiti sul tetto della chiesa

Ascoli, 31 marzo 2022 - ​Tutti pazzi per la storia dei palloni ritrovati sul tetto della chiesa di San Tommaso, testimonianza di un calcio d’altri tempi quando qualche pallone calciato da ragazzini finiva sul tetto grazie ad una "scarpata" o magari spariva perché sequestrato da qualche parroco intransigente. I media nazionali ieri si sono tuffati su questa vicenda che calza a pennello con l’esclusione della nazionale italiana dai prossimi Mondiali in Quatar. In fondo un po’ tutti si rivedono in quei ragazzini di piazza San Tommaso che correvano a perdifiato nel campetto alzando nuvole di polvere, tornando a casa la sera sudati dalla testa ai piedi e con le scarpe al limite della decenza, ma che andavano comunque rimesse il giorno dopo per andare scuola.

"In quante città grandi viene impedito ai ragazzi di giocare nei parchi, in quanti cortili dei condomini succede la stessa cosa. Quando avviene questo, forse ci stiamo tutti perdendo qualche cosa. Occorre allora riflettere – commenta il vescovo Gianpiero Palmieri – magari partendo proprio dai tanti palloni ritrovati sul tetto della chiesa di San Tommaso, testimonianza di una gioventù che era più libera di fruire di questi spazi e di incontrarsi".

"Quei palloni aggiunge l’assessore Nico Stallone, ex calciatore e ora allenatore, sono la testimonianza di un calcio che si giocava nelle piazzette italiane, nei campetti delle parrocchie, dove bambini e ragazzi si incontravano per tirare calci sognando di diventare un campione: e molti ci sono davvero riusciti a coronare questo desiderio".

Nelle piazzette dei quartieri di Ascoli hanno dato i primi calci al pallone giocatori che hanno visto la serie A da protagonisti nell’Ascoli del presidentissimo Costantino Rozzi.

Tra gli altri, Iachini, prima calciatore e ora allenatore del Parma insieme al vice Carillo; o ancora Scarafoni, Zaini, Fioravanti, Aloisi, Mattia Destro, Pierantozzi, Mancini, Orsolini, Domenico Agostini che ha segnato in rovesciata uno dei gol più belli della serie A.

"Quei palloni trovati a San Tommaso – prosegue l’assessore Stallone - non a caso sono tutti molto datati. Immagino il dispiacere di chi non ha potuto recuperarlo a suo tempo, anche perché allora non ce n’erano certo tanti a disposizione".

"Ci ricordano come era fatto il calcio, fatto in piazza, in parrocchia, negli oratori, accessibile a tutti, con grande umanità e aggregazione spontanea che non è più quella di oggi coi ragazzi che spesso si "incontrano" solo attraverso gli schermi di pc e smartphone. Quando avviene questo – conclude il vescovo Palmieri – vuol dire che ci stiamo tutti perdendo qualche cosa".