Parcheggi sotto la sopraelevata, spunta il passaggio di competenze

Se la variante andasse nelle mani del Comune si potrebbero realizzare i 150 posti auto utili soprattutto per la bella stagione

E se la sopraelevata passasse nelle mani del Comune? La variante alla Statale 16, oggi di competenza provinciale, potrebbe rientrare fra le proprietà dell’ente rivierasco, che in questi giorni sta ragionando assieme alla provincia su una possibilità emersa nel corso di recenti incontri a Palazzo San Filippo. L’idea è maturata nell’alveo di una trattativa ben specifica: quella per l’acquisizione degli spazi al di sotto della sopraelevata, all’altezza del quartiere Sentina, dove potrebbero essere inseriti dei posteggi per il periodo estivo. Come spiegato nei giorni scorsi dal consigliere Simone De Vecchis (Rivoluzione Civica), il comune ha fatto richiesta di questi spazi ma la provincia, ente che si è trovato in pre-dissesto, non può permettersi di cedere un terreno dal quale trarre dei proventi. Gli uffici provinciali quindi hanno iniziato a redigere una stima che quantifichi questi eventuali proventi: questi conteggi verranno quindi inviati al comune sambenedettese e fungeranno da base per il futuro accordo, che prevedrebbe un comodato d’uso. Sempre De Vecchis, durante l’ultima assemblea in Sentina, ha affermato che da questi terreni, che si trovano tra via del Cacciatore, via del Passero e via dell’Airone, si potrebbero ricavare circa 150 stalli auto. Una new entry niente male per una zona che durante la bella stagione viene presa d’assalto dai turisti. Date queste premesse, però, è possibile che il conto presentato dalla provincia possa rivelarsi troppo oneroso per le casse comunali, che a quel punto dovrebbero far naufragare l’iniziativa.

E va da sé che questa non sarebbe una buona pubblicità per l’amministrazione di Viale De Gasperi. L’alternativa quindi sarebbe presto servita: se la sopraelevata divenisse proprietà del comune, questo avrebbe carta bianca nell’inserimento di parcheggi. La provincia, in tal senso, non dovrebbe più farsi carico degli oneri di manutenzione e della potatura degli alberi e delle piante che, in determinati periodo dell’anno, invadono il manto stradale. L’affare si prospetterebbe buono per il comune anche per un altro motivo: appena due anni fa, la provincia ha effettuato lavori di manutenzione in diversi punti del cavalcavia, investendovi circa 700mila euro. Quindi per i prossimi anni il comune dovrebbe fare ben poco per rendere sicura la sopraelevata. Un accordo del genere, infine, potrebbe aprire una breccia fra i due enti per il contenzioso dell’Imu sulle scuole di competenza provinciale.

Giuseppe Di Marco