Lo stabilimento produttivo di Pfizer ad Ascoli è stato certificato come luogo di lavoro attento alla parità di genere. "Tale riconoscimento, conseguito attraverso l’attività di audit di Rina – multinazionale di certificazione attiva in più di 70 paesi –, è un’ulteriore conferma alle scelte del sito farmaceutico – si legge in una nota del gruppo –, sempre più aperto all’equità e all’inclusione, finalizzate a favorire il benessere aziendale e a contribuire alla diffusione della cultura del rispetto e della non discriminazione nella società in cui l’azienda opera".
"Questa certificazione conferma l’impegno dello stabilimento produttivo Pfizer di Ascoli come organizzazione attenta alle persone – afferma Nicola Battuello, Executive Vice President Certification di Rina –. Siamo pertanto orgogliosi di poter riconoscere l’impegno di Pfizer nel promuovere e diffondere una cultura e una leadership capace di superare ogni stereotipo legato a genere, identità o espressione a tutela dei valori di diversità, equità e inclusione che a oggi sono tra i principi cardine di ogni azienda sostenibile". “Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento che avviene all’interno di un luogo di lavoro considerato tradizionalmente maschile, come quello della produzione farmaceutica", afferma Rossella Bruni, Direttore e Amministratore Delegato dello stabilimento, dove oggi lavorano 322 donne su 803 dipendenti, il che vale a dire il 40% della forza lavoro, di cui 40 ricoprono livelli apicali.