Parte la stagione al mare "Ma ci sono pochi posti"

Ricci (Itb): "Con le mareggiate abbiamo perso alcune file di ombrelloni" .

Parte la stagione al mare  "Ma ci sono pochi posti"
Parte la stagione al mare "Ma ci sono pochi posti"

Dopo un mese disastroso per la fascia costiera, con le piogge e le mareggiate che hanno sconvolto le spiagge, oggi inizia la vera stagione estiva del 2023. Comuni e operatori balneari all’opera su tutta la Riviera delle Palme da San Benedetto a Cupra Marittima, ma non senza preoccupazioni per i concessionari di spiaggia. Intanto ieri la Picenambiente, che si occupa della sistemazione degli arenili, ha comunicato la fine attività, significa che sono stati rimossi tutti i detriti, che la sabbia è stata setacciata e livellata e che i balneari possono sistemare tutte le loro attrezzature.

"Nella Picenambiente abbiamo trovato il nostro principale partner – ha affermato Giuseppe Ricci presidente di Itb Italia – Il personale ha svolto un lavoro davvero accurato e sotto quest’aspetto possiamo stare tranquilli. Altro discorso, invece è la questione degli ombrelloni e sulla nostra Riviera di posti disponibili per soddisfare i clienti ne sono rimasti davvero pochi. Le richieste sono state moltissime e non sappiano come accontentare tutti. Con le mareggiate il mare è avanza nei punti in cui le barriere frangiflutti funzionano di meno e si perdono alcune file di ombrelloni, poiché dobbiamo stare a 5 metri dalla battigia". Ricci ricorda poi l’accaduto dell’anno scorso, quando il 4 di agosto la capitaneria di porto ha eseguito i controlli sugli spazi occupati dai concessionari, ordinando la rimozione di intere file di ombrelloni in molti stabilimenti balneari della Riviera. "Ora abbiamo fatto domanda al Comune di ampliamento degli spazi da poter utilizzare al fine di soddisfare le richieste dei bagnanti – aggiunge Giuseppe Ricci – ma non abbiamo ancora avuto una risposta. Stiamo mettendo gli ombrelloni, ma restiamo titubanti, non ci possiamo ritrovare nelle stesse condizioni dell’anno scorso".

Vi è poi anche la questione dei bagni che non è stata chiarita. Ogni chalet ha un bagno per le donne, uno per gli uomini e uno per il personale, ma se si superano i 100 ombrelloni, dovrebbe scattare la realizzazione di altri 2 bagni e se si ha il ristorante ce ne vorrebbero altri 2. Insomma si va da 5 a 7 bagni per chalet. "Abbiamo chiesto al Comune di ragionare attorno a questo problema e di rinviarlo alla prossima stagione per non complicare la situazione – conclude Ricci – Vogliamo accogliere il turista con il sorriso sul volto e non con la preoccupazione di dover fronteggiare sempre un problema". Marcello Iezzi