Pasqualino Amodeo morto per arresto cardiaco, addio al pilota ascolano

Si trovava in Umbria per una gara a Magione, si è sentito male al termine di una sessione di prove

Pasqualino Amodeo

Pasqualino Amodeo

Ascoli, 28 giugno 2020 - Il destino, a volte, è davvero beffardo. E capita che può anche strapparti via dall’affetto dei tuoi cari proprio mentre stai facendo la cosa che ti piace di più, mentre pratichi la tua passione. E così è stato per il pilota e avvocato ascolano Pasqualino Amodeo, deceduto nel primo pomeriggio di oggi in Umbria, a Magione, dove stava partecipando all’Individual Races Attack all’autodromo ‘Borzacchini’.

Era la prima manifestazione automobilistica a ripartire dopo l’emergenza coronavirus, che fra l’altro aveva causato anche l’annullamento della Coppa Teodori. Amodeo era appena rientrato ai box, alla guida della sua Alfa Romeo 33, dopo aver svolto un turno di prove libere quando è stato colto da un arresto cardiaco. Immediatamente è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale di Perugia, dove è morto nel primo pomeriggio. Aveva 72 anni, lascia la moglie Sara e due figlie. Una vera e propria tragedia, che ha scosso gli appassionati ascolani.

“Se ne va un pezzo di storia – ricorda Gianni Cuccioloni, presidente del gruppo sportivo dell’Automobile Club di Ascoli e tra gli organizzatori della Coppa Teodori -. Era il decano di tutti i piloti ascolani, nonché un esempio per tante generazioni. Pasqualino era legato a doppio filo con l’Automobile Club e il gruppo sportivo, in quanto ex consulente legale dell’Aci ed ex consigliere. Per tanti anni è stato presidente della commissione sportiva provinciale automobilistica. E’ stato uno dei primissimi, ad Ascoli, a correre anche fuori dalla nostra città, disputando gare in pista a tutti i livelli”.

Alla Coppa Teodori, Amodeo è stato sempre grande protagonista, classificandosi anche terzo assoluto nell’edizione del 1992, con la sua Golf, giganteggiando in mezzo a dei veri e propri ‘mostri sacri’ delle corse in salita. Alla manifestazione ascolana, l’avvocato ha corso in tutte le categorie e con tutti i tipi di macchine, visto che era tanta la sua passione per le quattro ruote. “Mi hai sempre considerato una bella persona, come dicevi sempre quando venivi al negozio – lo ricorda, su Facebook, il pilota ascolano Ivan Spinelli -. Eri sempre con il sorriso e non pronunciavi mai una parola fuori posto. Te ne sei andato con la cosa che più amavi, la tua Alfa 33. Ciao Nonno Chiodone”. La salma dell’avvocato Pasqualino Amodeo dovrebbe rientrare ad Ascoli domani, poi verrà fissato il funerale, che potrebbe svolgersi tra martedì e mercoledì.