Pescatore trovato morto su una barca

Dovrebbe essere stato un malore a uccidere. Giuseppe Petrucci, sambenedettese di 47 anni

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Giuseppe Petrucci, pescatore di San Benedetto ma imbarcato al porto di Civitanova, è stato trovato senza vita all’interno dell’imbarcazione in cui lavorava ed era domiciliato. La tragedia è avvenuta ieri mattina, al molo sud, agli occhi dei tanti passanti che in quel momento si godevano la bella giornata di sole. L’uomo è stato rivenuto con il volto riverso a terra, nei pressi della cucina dell’imbarcazione situata nella zona della prua. E’ stato il papà del comandante dello stesso natante – si tratta di una famiglia nota nella marineria civitanovese - a dare l’allarme, intorno alle 10.30.

Quando i soccorritori dell’auto medica e della Croce verde cittadina sono giusti sul posto, per lui non c’era più nulla da fare. Al momento tutte le ipotesi lasciano pensare al malore, anche se sarà il medico legale a stabilire con esattezza le cause del decesso. L’ultimo ad averlo visto vivo, intorno alle 24, era stato proprio il comandante dello scafo, appunto il figlio di colui che ha lo ha rivenuto ormai morto. Sul posto, oltre ai sanitari, si sono precipitati anche gli uomini della Guardia costiera guidati dal comandante dell’Ufficio circondariale marittimo Ylenia Ritucci e i Carabinieri. Questi ultimi, diretti dal nuovo Comandante del Nucleo operativo radiomobile Cristian Mucci. Giuseppe Petrucci aveva 49 anni e da poche settimane era regolarmente imbarcato in uno dei trenta pescherecci che compongono la flotta cittadina. In passato aveva svolto alcune sostituzioni, tuttavia ora era entrato in pianta stabile nell’equipaggio. Lo avevano preso a ben volere, quei membri di quelle stessa famiglia per cui lavorava, tanto da aiutarlo nelle pratiche legali per farlo domiciliare a bordo.

A seguito del consueto fermo pesca di agosto, erano usciti dal porto giusto in tre occasioni. La partenza domenica sera, il rientro in terra giovedì e il meritato riposo dopo un’intensa battuta a largo dell’Adriatico. Così lo hanno descritto gli stessi titolari dell’imbarcazione, dal punto di vista lavorativo: "un marinaio forte, esperto, abile", che a tirar su reti e legar funi era stato anche in Africa. Petrucci era divorzato dalla ex moglie. Lascia la madre e un figlio.

Francesco Rossetti